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Economia e lavoro | 10 maggio 2021, 08:46

Protocolli rigorosi e mai un focolaio, domani i centri commerciali abbassano le saracinesche per protesta: "Vogliamo ripartire nei weekend"

Tra i luoghi del commercio coinvolti, anche le Gru - gruppo Klepierre. Su scala nazionale sono 1300 le strutture coinvolte, per 780mila lavoratori

Centro commerciale Le Gru

E' programmata per domattina alle 11 la protesta dei centri commerciali in tutta Italia, comprese le Gru

Domani i centri commerciali abbassano le saracinesche. E lo fanno per poterle rialzare: sembra un paradosso, ma non lo è. La protesta infatti andrà in scena (a Torino e nei Comuni vicini) proprio per reclamare il diritto di tornare a lavorare anche nei fine settimana. Un blocco arrivato con la seconda ondata di pandemia e mai più rimosso.

Ecco perché martedì 11 maggio alle 11 scatterà la protesta. E a farne parte, per esempio, saranno anche i punti vendita di Le Gru, parte del Gruppo Klépierre, che insieme a tutti i centri commerciali d’Italia manifesteranno con un gesto simbolico di alcuni minuti. L’iniziativa, che sul territorio italiano coinvolge 30.000 negozi e supermercati, è promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi.

Le Associazioni del commercio vogliono dare voce ai 780.000 lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.
 
“Nel dettaglio, Le Gru, il più grande centro commerciale del Piemonte, rappresenta un motore economico e un presidio occupazionale strategico a livello territoriale - dice il direttore della Galleria, Davide Rossi - in virtù dei suoi 180 negozi, dei quali il 40% sono gestiti da imprenditori locali, e di un indotto tra diretto e indiretto che garantisce 1.500 posti di lavoro. Le Gru, inoltre, con i suoi 12.7 milioni di visitatori l’anno, rappresenta una vera e propria piazza urbana, destinazione non solo per lo shopping ma anche per le numerose attività di ristorazione e leisure, nonché per i molteplici servizi rivolti alla cittadinanza, tra cui il nuovo centro vaccinale. Il tutto condotto con i più elevati standard di sicurezza. Alla manifestazione di protesta ha aderito la maggior parte dei negozi del nostro Centro”.
 
Proprio in tema di sicurezza, la manifestazione è volta anche a ribadire che, "sin dall’inizio della pandemia, i centri, i parchi e le gallerie commerciali hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che al loro interno non si registrasse alcun caso di focolaio".

Massimiliano Sciullo

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