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Attualità | 08 aprile 2021, 18:13

Pinerolo rinuncia alla raccolta porta a porta dei rifiuti per le utenze domestiche

La maggioranza ha deciso di seguire la strada dei cassonetti con bocca vincolata e badge, già adottata da altri Comuni del Pinerolese

Cassonetti con bocca vincolata

Cassonetti con bocca vincolata

La raccolta porta a porta per le utenze non domestiche non si farà. Il sindaco di Pinerolo Luca Salvai ha cambiato idea, puntando su un sistema già adottato in altri Comuni del Pinerolese, che prevede dei cassonetti con bocca vincolata e una tessera per poterli aprire.

Il 27 giugno 2019 la maggioranza aveva approvato in Consiglio comunale una rivoluzione nel sistema della raccolta rifiuti, nel nome del porta a porta, un cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle. Il percorso delineato aveva due fasi: la prima per le utenze non domestiche, la seconda per le domestiche.

Il servizio per le non domestiche, seppur in ritardo di diversi mesi sulla tabella di marcia, è partito il 7 dicembre 2020 con carta e multimateriale ed è stato completato a gennaio con vetro e organico. Mentre per le domestiche si parlava di una raccolta porta a porta dell’indifferenziato, che però non partirà: verrà introdotto il servizio già in funzione a Villafranca Piemonte, None, Vigone e Cavour.

“Ho cambiato idea, perché questo sistema cambia meno le abitudini della gente e non salgono i costi di esercizio, a fronte di un miglioramento della percentuale di differenziata – sottolinea Salvai –. Mentre il progetto di Acea per il porta a porta per le utenze domestiche ammontava a 700mila euro l’anno a regime, con un costo per il primo anno di 900mila per avviare il servizio”. Secondo l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti con il porta a porta si sarebbe raggiunta una percentuale di differenziata del 65%, mentre, con cassonetti con bocca vincolata e badge per le frazioni indifferenziata, umido e carta/cartone, si arriverebbe al 75%.

Inoltre Acea, non essendo organizzata per il porta a porta, avrebbe appaltato il servizio a un’altra società.

Il cambio di rotta è stato presentato nella commissione consigliare di ieri sera ed è stato apprezzato dal consigliere di minoranza ex Pd Giancarlo Canale. Mentre il capogruppo del Pd Luca Barbero ha punzecchiato Salvai sul ‘tempo perso’: “Questa soluzione poteva essere adottata anni fa…”.

Nei piani del Comune, il nuovo sistema dovrebbe partire entro fine anno. Anche se tutto è vincolato all’ottenimento di fondi necessari per avviarlo: “Il Consorzio che i raggruppa i Comuni dell’area Acea ha chiesto un contributo di 900mila euro alla Regione, che ci aiuterà a sostenere il costo del cambio dei cassonetti. Se non dovessero arrivare questi fondi, i tempi saranno più lunghi” conclude Salvai.

Marco Bertello

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