Troppi incendi, in questo ultimo periodo, in Piemonte e “situazione meteorologica in atto” senza particolari precipitazioni. Su tutta la nostra Regione è stato dichiarato lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi.
Lo ha deciso Gabriella Giunta, dirigente regionale del Sistema Anti incendi boschivi. Il provvedimento sarà in vigore a partire dal 26 marzo.
Da venerdì, quindi, sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, azioni che possano determinare, anche solo “potenzialmente”, l’innesco di incendio.
Non si potrà dunque accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio.
Stop anche alle attività per cui la legge regionale concede deroghe. Rimane assolutamente vietata anche qualunque generazione di fiamma libera, non controllabile nel tempo e nello spazio.
Solo nella giornata di ieri, in Piemonte, sono stati impegnati 86 operatori Aib, con 32 mezzi, per la lotta agli incendi boschivi nel Torinese, mentre nel Novarese e nel Verbano gli Aib hanno continuato l’opera di bonifica di aree interessate da roghi, fortunatamente già estinti.
L’appello del Corpo Aib Piemonte: “Un grande aiuto possono darcelo i cittadini che, nell'avvistare un fumo, proveniente da un'area boscata, chiamano subito il 112 fornendo indicazioni più precise possibili per il raggiungimento del luogo”.