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Economia e lavoro | 09 marzo 2021, 20:04

Il Pinerolese prova a ‘ripartire insieme’ con uno sguardo al Recovery Fund, dopo 10 anni di calo delle imprese

Presentato oggi il manifesto del progetto lanciato da Cpe e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, assieme a numerose altre realtà

Ferrovia Pinerolo-Torre Pellice

Il progetto era nato a maggio 2020, quando la pandemia aveva iniziato a dare tregua e si ragionava di ripartenza. A mettere la basi erano stati il Consorzio Cpe, che raggruppa numerose imprese, e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, a cui si sono aggiunte realtà diverse dall’Asl alle Chiese valdesi e cattolica. Ora “Ripartiamo Insieme” ha lanciato il suo manifesto e guarda al Recovery Fund, come occasione per attirare fondi.

Nella presentazione di stamattina è stata anche svelata una fotografia dello stato delle imprese del Pinerolese, che “Ripartiamo Insieme” monitorerà costantemente con un osservatorio.

La foto è stata scattata, con una collaborazione tra Camera di Commercio di Torino e Agenzia Piemonte Lavoro, incrociando l’estratto dal Registro Imprese della Camcom e l’insieme generale dei rapporti di lavoro attivati con luogo di lavoro nel bacino del Pinerolese.

Ne emerge un quadro che parla di un calo dal 2011 a oggi, di oltre 1.000 unità, per la precisione dalle 18.324 di prima alle 17.017 del 2020.

Quest’ultimo dato è composto da 13.985 sedi e 3.032 unità locali. E il calo è condizionato dalla riduzione delle sedi del 9,7%, mentre le unità locali sono cresciute del 6,7%. Buona parte delle sedi di impresa sono concentrate in tre Comuni: Pinerolo, Cavour e Volvera, che ne ospitano il 35,9%.

Un altro elemento emerso è come la maggioranza delle imprese siano ditte individuali (65,7%), mentre le società di capitali sono solo l’11,4%, ben al di sotto della media provinciale del 21,4%.

Nel 2020 la pandemia ha frenato sia le aperture sia le chiusure, che sono state rispettivamente 633 e 706, a dimostrazione della prudenza degli imprenditori sulla ripartenza effettiva del paese.

Il manifesto, che si può scaricare qui e sottoscrivere qui, è strutturato in 5 punti: urbanistica e infrastrutture; sviluppo economico, produttivo e occupazionale; turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali e del patrimonio storico; ambiente; salute, inclusione sociale, lotta alla povertà, istruzione e formazione. Su questi temi stanno lavorando dei tavoli che seguono le indicazioni dell’Europa per l’ottenimento dei fondi del Recovery Fund. I sindacati e Francesco Carcioffo, presidente di Cpe hanno ribadito “l’importanza di lavorare come territorio e l’apertura alle proposte delle Amministrazioni comunali”. E il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, che coordina il tavolo dell’Urbanistica, sa che riempire di contenuti il manifesto sarà la vera sfida: “Il manifesto è condivisibile e il lavoro svolto è stato interessante. Ma “Ripartiamo insieme” funzionerà se il documento verrà tradotto in linee più precise su temi fondamentali come la ferrovia da Pinerolo a Torre Pellice o la valorizzazione del Forte di Fenestrelle, per citare alcuni esempi”.

Marco Bertello

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