Un alloggio su due, a Torino, resta senza inquilini. E la colpa - anche in questo caso - è del Covid. La pandemia, infatti, ha bloccato le università e le trasferte di lavoro (tra dad e smart working), ecco perché quasi il 50% delle case che all'ombra della Mole venivano prese in affitto da studenti o lavoratori fuori sede ora restano vuote. E anche lo stop al turismo contribuisce a fiaccare quella fetta di mercato che faceva riferimento agli affitti brevi.
Lo dice l'ultima indagine svolta da Fiaip Torino (la federazione che raccoglie tutti gli agenti immobiliari professionali) e l'effetto di questo fenomeno è molteplice. Se da un lato, infatti, molti proprietari preferiscono cercare di vendere la casa senza possibilità di locazione - capita in un caso su 10 -, dall'altro i canoni si stanno abbassando.
Chi non riesce ad affittare, preferisce vendere
“In generale il 10% di chi traeva un reddito da un’abitazione ha deciso di vendere, perché in difficoltà nel fronteggiare le spese - spiega Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip Torino -. Nello specifico almeno il 60% dei proprietari di abitazioni affittate a turisti, studenti o lavoratori fuori sede, ha cambiato tipo di affitto”.
L’affitto cosiddetto transitorio è quello che più di tutti subisce il calo di domanda. “Nel 50% dei casi gli alloggi locati a studenti e trasfertisti - spiega Portinaro - sono rimasti vuoti, come congelati in attesa di tempi migliori. L’altra metà invece è confluita nel residenziale a lungo termine. Si ricerca quindi un conduttore che non sia più un universitario o un lavoratore fuori sede, bensì qualcuno che viva la casa più stabilmente. Una locazione di lungo periodo con un canone più basso”.
Anche il turismo è fermo al palo
E mentre la locazione transitoria si converte a residenziale, quella breve rivolta ai turisti slitta nel transitorio. “Circa due terzi degli alloggi affittati come casa vacanze sono confluiti nel mercato transitorio - sottolinea il delegato Fiaip -. Chi dispone di un bilocale, che prima della pandemia destinava al turismo, per recuperare parte delle spese e non lasciare l’immobile inutilizzato, è passato al contratto transitorio. Si tratta di alloggi di alto livello, ben arredati, accessoriati, in zone centrali o semi centrali, comunque ben servite. Entrando nella fascia della media durata questi immobili tendono a conquistare le preferenze in un mercato già ridotto all’osso. Per competere in questo comparto, i proprietari o investono sulla qualità del loro immobile o ne restano fuori".
Quindi oggi negli affitti, oltre esserci una maggiore scelta, l'offerta è qualitativamente più alta. Nel nuovo scenario, complessivamente i canoni calano e chi cerca una casa in affitto o pensa di cambiare quella in cui abita, può trovare interessanti soluzioni a prezzi convenienti.