In Piemonte un bilancio di previsione 2021 "lacrime e sangue", dove solo per i settori cultura, politiche sociali, trasporti ed istruzione la giunta Cirio ha stanziato 118 milioni di euro in meno. A fare i conti alla Regione i consiglieri del Pd Raffaele Gallo e Daniele Valle che, dopo aver preso parte oggi alla prima commissione con l'assessore regionale Andrea Tronzano, denunciano "tagli imponenti".
Nel 2020 per il diritto allo studio erano stati messi a disposizione 112 milioni di euro, mentre nella tabella presentata questa mattina si parla di 79 milioni di euro. "Una riduzione -sottolinea l'esponente Valle - che ci preoccupa fortemente".
La scure ha colpito anche il settore cultura, passato dai 92 milioni di euro del 2020 a 80 milioni di euro sul preventivo 2021, pari al 15% in meno. La sforbiciata più imponente è quella a carico del “capitolone” 182890 - quello dove rientrano i contributi agli enti convenzionati e partecipate - che scende da 25 a 21 milioni. "Un settore così duramente colpito dalla pandemia -commenta il capogruppo regionale del Pd Raffaele Gallo - avrebbe dovuto essere destinatario di un piano di rilancio preciso e di misure concrete e incisive: cinema, teatri, musei, mostre, associazioni, al termine della pandemia, si troveranno di fronte alla necessità di ripartire con uno slancio diverso, di immaginare e promuovere modelli differenti di organizzazione della cultura” .
Le politiche sociali perdono poi ben 65 milioni di euro, passando da 289 milioni nel 2020 a 224 milioni. "Troppe risorse in meno - commenta Daniele Valle - su un ambito così fragile". "Il trasporto pubblico locale - aggiunge Gallo - è stato decurtato di 8 milioni di euro, fondi che faremo in modo vengano ripristinati nell’Assestamento di Bilancio".
Tagli contro i quali i due esponenti dem annunciano battaglia in commissione e in aula, "costringendo Cirio a spiegare in pubblico, e non solo nelle riunioncine tra capi partito, i destinatari e le ragioni di queste scelte" conclude Valle.
“Il dibattito vero e proprio sul bilancio regionale è ancora rinviato a mercoledì prossimo, quando finalmente la Giunta ci presenterà il dettaglio del suo maxi emendamento, ma possiamo già dire che ci sono troppi segni ‘meno’ davanti a settori che crediamo invece vadano maggiormente aiutati", commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi. "Sono diminuiti i tagli alla cultura rispetto alla prima ipotesi di un mese fa, noi crediamo ci siano ancora dieci milioni in meno per quel settore anche se la Giunta assicura siano ‘solo’ tre: in ogni caso sono troppi, specie per un settore che ha conosciuto la crisi economica più grande di sempre, che ha chiuso i battenti un anno fa senza riaprire neppure per un giorno. Lo stesso discorso vale per il diritto allo studio".
In merito alle dichiarazioni rilasciate dall’opposizione sul Bilancio di previsione 2021, l’Assessore regionale Andrea Tronzano interviene per puntualizzare alcuni aspetti: “Per quanto riguarda la stesura del Bilancio di previsione nessun sacrificio insostenibile, solo massima attenzione agli equilibri di bilancio e alle raccomandazioni alla prudenza evidenziate dalla Corte dei Conti".
“Al netto delle legittime polemiche, voglio ricordare che le leggi di bilancio sono le stesse ante-covid e quindi non ci sono margini di manovra negli obblighi di rientro del mostruoso disavanzo accumulato negli ultimi decenni di oltre 6 miliardi. Inoltre, mi preme sottolineare, che l’opposizione confronta due bilanci che non sono paragonabili: l’assestato 2020 e il preventivo 2021. Nel primo caso il bilancio finale 2020 contiene le iscrizioni di tutte le risorse in entrata e in spesa avvenute nel corso d’anno, a cui, si sommano tutte le risorse degli anni precedenti che vengono iscritte a seguito del riaccertamento ordinario. Mentre il bilancio preventivo 2021, ovviamente, non può disporre di questa situazione e quindi, solo per questo motivo, sembra che abbia subito tagli considerevoli".
Tronzano ha concluso auspicando che "durante la discussione possa emergere con chiarezza quanto si è cercato di fare per garantire dignità a tutti gli attori regionali".