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Torino | 18 dicembre 2020, 13:23

Università e tasse in pieno Covid: "Semestre bonus? Non è semplice, ma ci stiamo ragionando"

Il rettore di UniTo Geuna non chiude al dialogo con gli studenti. Intanto le immatricolazioni crescono (+9%) nonostante la pandemia, anche se si tende a rimanere più vicino a casa. E continua la lotta al precariato

Il rettorato dell'Università di Torino

Numeri confortanti per l'Università di Torino nonostante l'anno caratterizzato dal Covid

Un semestre bonus a livello di tasse universitarie visto il periodo di Covid che ha stravolto - insieme al resto dell'esistenza delle persone - anche l'attività universitaria. E' quello che da tempo chiedono gli studenti (che anche oggi pomeriggio si sono dati appuntamento in piazza Castello per far sentire la loro voce).

Un confronto cui il rettore di UniToStefano Genua non si sottrae, pur senza dare certezze, almeno per il momento. "Stiamo analizzando la richiesta degli studenti che chiedono un sostegno: non è semplice, ma è necessario avere una visione maggiormente d'insieme per capire di quante risorse possiamo avere a disposizione, insieme a quelle accantonate negli anni passati. Ci sono già state alcune riduzioni, in tempi recenti".

Le immatricolazioni più forti del Covid-19 (ma si sta vicino a casa)
Un ragionamento che l'ateneo sta portando avanti mentre fa i conti anche con altri effetti della pandemia. E almeno dal punto di vista dell'attrattività dell'ateneo, le cose sembrano andare meglio del previsto. "Con il primo lockdown si temeva un crollo delle immatricolazioni di almeno il 20% e un forte abbandono degli studi, ma fortunatamente l'intero sistema nazionale ha visto le iscrizioni crescere. Il nostro ateneo fa segnare al momento un aumento del +9% di nuovi immatricolati: questo vuol dire che giovani e famiglie continuano a credere in noi e investire sul loro futuro", dice Geuna.

Andando ad analizzare i vari flussi, però, si scopre che la composizione del prossimo corpo studentesco sarà un po' differente rispetto al passato più recente. Gli iscritti da fuori regione sono intorno al 25% mentre il 54% arriva da Torino e provincia e il 20% dal resto del Piemonte. "Qualcuno in più ha evidentemente deciso di iscriversi vicino a casa - dice ancora il rettore -, ma Torino conferma di essere ancora una meta attraente. Invece c'è stato un leggero calo per gli studenti stranieri. Ma si tratta di immatricolazioni che vengono fatte a marzo e all'epoca era difficile pensare e programmare qualcosa con certezza".

Nonostante tutto, continua la lotta al precariato
L'Università è fatta di studenti, ma non solo. E un altro dei punti chiave del programma di Stefano Geuna al momento della sua elezione a rettore riguardava l'occupazione all'interno dell'ateneo. "In un anno di grandi difficoltà economiche per le imprese, abbiamo continuano a investire in assunzioni e reclutamenti, anche in termini di ricercatori, aumentando gli assegni di ricerca e le borse di dottorato, primo passo lavorativo all'interno della carriera universitaria".
"Vogliamo continuare a combattere il precariato, nonostante quello che si sente dire in giro - aggiunge -. E molto si è investito anche in strumentazioni, infrastrutture digitali e materiale didattico adeguato alle necessità di questi mesi: tecnologie che oggi sono necessarie per rispondere alle difficoltà, ma che un domani potranno diventare un'utile alternativa alla normale didattica".

Spazi e aule: lavori in corso
In questi mesi proseguono poi gli interventi sul patrimonio edilizio dell'Università degli Studi di Torino. Dunque le ristrutturazioni degli spazi di Palazzo Nuovo, mentre accanto al campus Einaudi proseguono gli interventi all'ex palazzina Aldo Moro, presso la ex sede di La Stampa in via Marengo e nel campus di Grugliasco. "Speriamo presto di poter tornare a vivere la vita universitaria in termini di convivialità e in presenza", conclude Geuna.

"Tutte le iniziative che sono state messe in atto - aggiunge la prorettrice Giulia Carluccio - è stata resa possibile grazie alla grande collaborazione con tutte le anime dell'Università. E vogliamo proseguire sul nostro grande obiettivo di portare l'ateneo su una ribalta internazionale, pur preservando il contatto con il territorio e il concetto di prossimità".

Massimiliano Sciullo

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