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Attualità | 16 dicembre 2020, 17:19

«I pinerolesi dimostrino di meritarsi le loro librerie»

In questi mesi sono calati i clienti in negozio e le consegne a domicilio, seppur le attività siano rimaste aperte: i librai fanno il conto con l’abitudine agli acquisti online

Libreria Volare scaffali

Le librerie pinerolesi in questi mesi fanno i conti con il dilagare dell’abitudine agli acquisti online. Nonostante siano rimaste aperte, infatti, sembrano aver patito un calo di presenze e una diminuzione delle richieste di consegne a domicilio, evidente anche rispetto al lockdown di questa primavera. Per Marco Vola, titolare della libreria Volare di corso Torino 44, le cause sono molteplici ma pesa la consuetudine consolidata durante il periodo di confinamento: «Sicuramente ha un ruolo l’incertezza che stiamo vivendo, così come la minore capacità di spesa dovuta alla crisi legata alla pandemia. Sicuramente però sono determinanti le nuove abitudini di consumo». Vola racconta come la sua impressione sia condivisa con il gruppo di librai indipendenti di cui fa parte: «Ci incontriamo periodicamente, naturalmente ora solo online, per confrontarci e sono rappresentate librerie di tutto il paese. C’è, ad esempio, l’Ippogrifo di Cuneo, l’Alberti di Verbania, la Rinascita di Empoli e Cavallotto di Catania».

«Dopo il primo lockdown eravamo ripartiti bene. In questo periodo, invece, siamo rimasti aperti più per svolgere una funzione di servizio» anche Milena Bertotto, titolare della libreria Mondadori di piazza Barbieri 15, testimonia di un periodo complesso per il settore. «Dal punto di vista delle vendite questi mesi non sono andati malissimo ma non si sono viste molte persone, pareva che dalle 18 in poi la gente non uscisse più di casa». L’impressione è che l’abitudine di acquistare online i libri si entrata ormai nella vita di molti: «Fenomeni come quelli di Amazon sono inarrestabili e se non vengono arginati dai governi, gli effetti possono essere devastanti». Rimanendo aperte, infatti, le librerie in questi mesi hanno fatto fatica a far quadrare i conti: «Posso dire che abbiamo lavorato, ma non che abbiamo guadagnato: rimanere aperti presuppone di farsi carico di tutta una serie di costi» precisa Bertotto. Una boccata d’ossigeno sembra essere arrivata solo dagli ordini delle biblioteche che hanno potuto contare sui contributi per l’acquisto dei volumi stanziati dalle misure ministeriali di sostegno all’editoria libraria varate questa estate.

Intanto, i librai si attrezzano per incontrare i propri clienti anche nel modo virtuale. «Abbiamo lanciato una piattaforma della libreria con cui è possibile acquistare volumi online e scegliere tra la consegna a domicilio o il ritiro in negozio, con la possibilità di saltare le code» rivela Vola. Anche la libreria di piazza Barbieri può contare su un supporto digitale: «Da vent’anni Mondadori utilizza anche questo canale. È possibile acquistare online nella nostra libreria per farsi portare i libri a casa o venirli a prendere direttamente da noi» spiega Bertotto. L’obiettivo non è quello di fare concorrenza a giganti come Amazon: «Sono sicuro che i librai avranno sempre un ruolo specifico, ma credo anche che dobbiamo essere in grado di tenere assieme un spazio fisico e uno virtuale. Con la piattaforma vogliamo semplicemente dare un servizio aggiuntivo al nostro territorio» dichiara Vola.

Proprio al territorio fa appello Bertotto: «Pinerolo può contare su due realtà tra le migliori in Italia: Volare è stata individuata come una delle librerie indipendenti più importanti e noi, all’interno del gruppo Mondadori, siamo ai primi posti per il nord del Paese, in base ad alcuni criteri come l’ampiezza del negozio, la bellezza della struttura e il fatturato. È venuto il momento che i pinerolesi dimostrino di meritarsi le loro librerie».

Elisa Rollino

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