“Il mio timore è che i fondi per la Torino-Pinerolo finiscano altrove”. La consigliera regionale del Pd Monica Canalis reagisce così allo stop che la Giunta regionale ha dato alla soppressione dei passaggi a livello sulla tratta ferroviaria. Ma l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi rassicura che si procederà secondo le priorità.
Il caso nasce durante la seduta del Consiglio regionale: “La Giunta Cirio ha bocciato la richiesta di dar seguito agli interventi che i sindaci dei Comuni dell'area di Torino sud e del Pinerolese avevano individuato come prioritari e senza dare una spiegazione del perché”. Da qui il suo timore che i soldi possano finire altrove.
Anche se i Comuni del Pinerolese e dell’area sud di Torino (Pinerolo, Roletto, Frossasco, Piscina, Airasca, None, Candiolo, Vinovo, Volvera, Nichelino e Moncalieri) avevano indicato come prioritari gli interventi a Piscina e Airasca: con la creazione di due cavalcavia si sarebbero potuti chiudere 6 passaggi a livello (3 ad Airasca, 2 a Piscina e 1 a Volvera). Mentre per Nichelino si faceva leva sul protocollo siglato da Comune, Regione e Rfi (gestore della rete ferroviaria). Il tutto era contenuto in un documento datato 13 maggio 2020, che seguiva un incontro di due mesi prima con Gabusi.
“La soppressione dei passaggi a livello nel Pinerolese sta seguendo un percorso che non è sempre stato lineare – ribatte Gabusi –, ma che certamente procede nell’interesse da sempre dimostrato dalla Regione per il miglioramento della viabilità locale». E l’assessore sottolinea come “A differenza di altre linee, che hanno visto coesi i Comuni interessati, la Torino-Pinerolo non ha avuto l’appoggio di tutte le Amministrazioni locali. In assenza di un protocollo d’intesa sottoscritto dai Comuni, nel luglio scorso la Regione ha perciò richiesto a tutti gli enti territorialmente competenti l’indicazione delle criticità più significative a carico dei passaggi a livello esistenti, in modo da iniziare ad intervenire dai più problematici. Per tutti gli interventi occorrono circa 60 milioni di euro, che non sono attualmente disponibili; lo stiamo facendo, dunque, con un approccio che tenga conto di criteri di priorità condivisi con gli enti territoriali”. Il primo cantiere che dovrebbe partire, però, sarà a Vinovo, dove ci sono dei problemi di sicurezza.
La posizione della Regione agita i sindaci del Pinerolese e dell’area Sud di Torino, che potrebbero prendere una posizione unitaria a breve.