Nelle scorse settimane la Città di Torino ha trasmesso a Trm le modifiche dello statuto necessarie per consentire l’ingresso di Acea pinerolese industriale tra i soci dell’inceneritore del Gerbido. Api era stata l’unica a farsi avanti per acquistare una parte delle quote messe in vendita proprio da Torino, per la precisione 1.600.000 al valore di 2,02 ciascuna.
Le modifiche cambiano in maniera importante l’assetto societario dell’inceneritore: consentono infatti a Iren, che è il socio di maggioranza all’80%, di incrementare le sue quote direttamente o tramite una sua partecipata o collegata. Oggi infatti c’era un tetto massimo proprio dell’80% che diventerà, invece, la percentuale minima che dovrà detenere.
Inoltre per il socio pubblico di maggioranza è previsto una sorta di diritto di veto, il suo parere favorevole sarà necessario in molte questioni cruciali: dall’affitto alla cessione di rami d’azienda, passando per piani strategici e budget, nonché per aumenti di capitale sociale o operazioni straordinarie come trasformazioni o fusioni.
Una volta che queste regole saranno approvate dall’Assemblea dei soci, bisognerà capire cosa vorrà fare Torino con le quote che non è ancora riuscita a vendere. Se terrà per sé la maggioranza delle quote pubbliche o cederà il passo ad altri enti o ad Acea, che ha il secondo pacchetto pubblico di minoranza.