In Piemonte serve un lockdown totale, lo dice - anzi, lo scrive direttamente al ministro Speranza e al governatore Alberto Cirio - il sindacato dei medici Anaao Assomed.
"La seconda ondata della pandemia di Sars-Cov 2 si sta rivelando peggiore della prima. La situazione piemontese è tra le più problematiche a livello nazionale. La crescita esponenziale dei casi nelle ultime settimane ne è palese ed inconfutabile dimostrazione", scrive nella lettera il sindacato.
"Il trend dei contagi è assimilabile alla curva di saturazione sia delle degenze ordinarie che delle UTI. Abbiamo assistito al fallimento del tracciamento dei contatti sia per l’approccio metodologico errato (utilizzo dei test molecolari rispetto agli antigenici rapidi ai fini di screening), sia per la scarsissima organizzazione dei servizi preposti e la totale assenza di programmazione da maggio ad ottobre. Il Sistema si è fatto trovare colpevolmente impreparato. E’ quindi nuovamente dovere di questa Organizzazione Sindacale, in qualità di Associazione maggiormente rappresentativa dei medici ospedalieri, esprimere la nostra preoccupazione per lo scenario attuale in cui è prevedibile il collasso del Sistema Sanitario Regionale. Se così sarà verrà messa a repentaglio la tutela della salute di tutti i cittadini piemontesi".
"E’ necessario e probabilmente tardivo a nostro avviso, introdurre un lockdown totale per la Regione Piemonte. Siamo ben consapevoli che tutte le misure restrittive causeranno un pesante danno economico con ripercussioni sociali, di cui bisognerà chiedere conto ai decisori politici, ma riteniamo che sia prioritario in questa fase critica salvaguardare la salute dei concittadini che in questo momento è messa seriamente a repentaglio".
Sull'ipotesi lockdown Cirio aveva risposto stamattina: LEGGI QUI