Torino e il Piemonte si preparano a fronteggiare un autunno e un inverno piuttosto difficili, in attesa della seconda ondata di Coronavirus. I contagi stanno salendo giorno dopo giorno ma, a differenza dello scorso marzo, il sistema sanitario piemontese sta mettendo in campo ogni sforzo possibile per arrivare a quel momento pronto. Si spiega così l’imminente inaugurazione del Covid Hospital dell’Oftalmico.
“Abbandonate” le Ogr, che quest’estate avevano accolto i pazienti degenti e usciti dai reparti Covid degli ospedali torinesi, sarà l’ospedale di via Juvarra a ospitare quei malati non gravi, in via di guarigione. I primi pazienti entreranno già venerdì, con venti posti letto pronti. Il riempimento dell’Oftalmico avverrà a scaglioni, visto che entro la prossima settimana verranno ricavati altri 20 posti letto. Tra fine ottobre e inizio novembre la capienza verrà portata a 65, per poi arrivare al numero finale di 80 grazie ai 15 posti di terapia sub-intensiva che verranno realizzati entro metà novembre. Tre i reparti previsti all'interno dell'ospedale, ognuno con camere in grado di ospitare due persone per volta.
“Qui avremo pazienti che non hanno la necessità di essere gestiti in maniera intensiva all’interno delle strutture Covid. Persone in via di guarigione, che transiteranno qui e una volta curati verranno poi dimessi, rimandati a casa in isolamento o in strutture pronte ad accoglierli come gli alberghi” spiega Michele Morandi, direttore sanitario ospedale Oftalmico. Come detto, l’Oftalmico verrà riempito gradualmente, ma l’augurio è quello di “utilizzarlo il meno possibile”.
Di certo, avere un presidio in città pronto ad accogliere i pazienti degenti servirà ad alleggerire il carico degli ospedali torinesi e della cintura. Orgoglioso di quanto predisposto per affrontare la seconda ondata il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Siamo davanti a un ospedale che doveva chiudere e che noi abbiamo riaperto. Lo stesso abbiamo fatto per i laboratori e abbiamo riassunto le persone necessarie a dare le risposte per una convivenza in sicurezza con questo virus”.
L’investimento complessivo, di oltre 600.000,00 €, è stato sostenuto interamente dalla Compagnia di San Paolo, attingendo a quanto risparmiato dall’allestimento del Covid-Hospital delle Ogr.
“L’impegno è stato rispettato nei tempi e nei modi concordati con la Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, dobbiamo gratitudine a quanti hanno reso possibile centrare l’obiettivo, con encomiabile dedizione e generosità. Sappiamo quanto sia preziosa la disponibilità di posti letto covid, soprattutto per venire incontro, in caso di necessità, alle esigenze degli ospedali. È un modello che abbiamo sperimentato con successo nella fase più acuta della pandemia, certamente è stato importante mantenerlo attivo”.