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Economia e lavoro | 27 agosto 2020, 11:09

Coldiretti: "Stagionali, per le imprese agricole servono i voucher e la quarantena attiva"

Il Piemonte conta quasi 22mila lavoratori stranieri stagionali

Coldiretti: "Stagionali, per le imprese agricole servono i voucher e la quarantena attiva"

Con l’intensificarsi stagionale delle attività agricole e in particolare anche con la vendemmia 2020 alle porte, diventa sempre più stringente la necessità dei voucher agricoli per non perdere ulteriore economia da un settore che ha già sofferto i negativi effetti dell’emergenza Coronavirus.

Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, afferma: "Ribadiamo nuovamente che alle nostre imprese serve una riduzione della burocrazia e una radicale semplificazione del voucher agricolo, consentendo anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà. Sono indispensabili per il settore agricolo strumenti, come i voucher, che semplificano la burocrazia per l’impresa, rispondendo da un lato ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e disoccupati".

"Nel torinese come in tutto il Piemonte e in molte altre regioni italiane – prosegue Fabrizio Galliati -, un contributo significativo allo svolgimento delle attività agricole arriva dalla manodopera straniera. Da fonte banca dati Inps la manodopera straniera in Piemonte conta quasi 22mila addetti. Si tratta di lavoratori provenienti da Paesi extra-Ue per oltre il 70 per cento del totale. Significativa è la quota di cittadini comunitari, in prevalenza rumeni. Trovano occupazione in aziende agricole, impegnati nelle operazioni di raccolta della frutta, degli ortaggi e nelle operazioni di vendemmia. Sono occupati anche in altri settori quali il florovivaismo e la zootecnia da carne e da latte, alla vigilanza e alla cura del bestiame. Manodopera straniera è altresì impegnata in attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti di origine animale, quali carni avicole, suine e bovine".

"Oltre ai voucher - chiude Galliati – per Coldiretti la soluzione più agile che si rende necessaria è sicuramente l’attivazione di protocolli di quarantena attiva, che prevede di concedere, nei primi quattordici giorni dall’arrivo dei lavoratori stranieri, lo svolgimento dell’attività agricola, ovviamente nel rispetto rigoroso delle disposizioni sanitarie necessarie, sia nelle soluzioni di accoglienza sia durante le mansioni lavorative".

comunicato stampa

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