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Economia e lavoro | 04 agosto 2020, 16:30

Intesa Sanpaolo: dopo il matrimonio con Ubi, festeggia anche un semestre da record. Messina: "Miglior utile netto dal 2008"

Il ceo di Ca' de Sass: "Prevediamo di realizzare un utile netto di almeno 3,5 miliardi di euro nel 2021. Con Ubi passaggio di grande rilevanza, chiederemo la giusta considerazione per chi passa in Bper"

Intesa Sanpaolo: dopo il matrimonio con Ubi, festeggia anche un semestre da record. Messina: "Miglior utile netto dal 2008"

La prima metà del 2020 sarà ricordata da tutti, per Intesa Sanpaolo, come quella dell'avvicinamento (riuscito, pochi giorni fa) a Ubi Banca. Ma accanto alle trattative e ai confronti - anche aspri - che hanno accompagnato questo cammino, l'attività finanziaria per il Gruppo guidato da Carlo Messina ha permesso di realizzare risultati decisamente positivi, come dimostra "il miglior utile netto del primo semestre dal 2008", come dice lo stesso Messina.

I numeri: segni positivi, nonostante la crisi del Covid
Semaforo verde, dunque, dal cda. Con cifre che - proprio a proposito di utile netto - parlano di 2.566 milioni di euro (rispetto au 2.266 del primo semestre 2019). Un risultato corrente lordo in aumento del 7,1% rispetto al primo semestre 2019, un risultato della gestione operativa in crescita del 2,8% rispetto al primo semestre 2019, proventi operativi netti stabili rispetto al primo semestre 2019, costi operativi in diminuzione del 2,8% rispetto al primo semestre 2019, un'elevata efficienza, con parametri che si attestano tra i migliori a livello europeo, un miglioramento della qualità del credito e un patrimonializzazione molto solida, con coefficienti su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2020, tenendo conto di 1.925 milioni di euro di dividendi maturati nel semestre, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 14,9%, decisamente superiore rispetto alla soglia richiesta che è di poco superiore all'8%.

Non è mancato però il supporto all’economia reale: circa 40 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo semestre 2020, con circa 35 miliardi in Italia, di cui circa 28 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 4.300 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2020 e circa 116.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 22.000 e 580.000 posti di lavoro. E ancora: sostenibilità e responsabilità sociale e culturale.

Messina: "Periodo di grande complessità"
"In un periodo di eccezionale complessità segnato dalle conseguenze della pandemia, Intesa Sanpaolo ha confermato la capacità di raggiungere gli obiettivi e rispettare gli impegni - aggiunge Messina -. La coesione nel team di top manager e la qualità professionale delle nostre persone fa apparire tutto ciò semplice e scontato: in realtà non lo è affatto. A loro va il mio personale ringraziamento, per come hanno saputo sostenere famiglie e imprese con misure eccezionali nell’erogazione del credito, per la continua attenzione rivolta alla gestione del risparmio della nostra clientela e per i risultati ottenuti, straordinariamente positivi".

"Nei primi sei mesi dell’anno, a fronte di un contesto molto impegnativo, abbiamo conseguito il miglior utile netto del primo semestre dal 2008, pari a 2,6 miliardi di euro - ribadisce il ceo di Intesa Sanpaolo -. Ciò significa aver già realizzato l'86% dell'obiettivo minimo di utile netto di 3 miliardi, previsto per quest'anno. Il risultato netto del primo semestre 2020 mostra un aumento del 39% rispetto ai primi sei mesi del 2019, escludendo i 900 milioni di euro di accantonamenti relativi ai possibili impatti futuri del COVID-19. I ricavi mostrano una notevole resilienza, con una crescita dell’attività assicurativa. Le commissioni, penalizzate dal forte rallentamento delle attività economiche e dalla volatilità del mercato, a giugno segnano una ripresa; l’aumento delle masse di risparmio in gestione accelera nel secondo trimestre. Continua il calo dei costi, il nostro livello di efficienza operativa è tra più elevati a livello europeo".

E notizie positive sono arrivate anche dalla qualità del credito. "Abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro bilancio, migliorando i coefficienti patrimoniali, già estremamente solidi, e riducendo lo stock dei crediti deteriorati al livello più basso dal 2008, con un calo di circa 6 miliardi di euro negli ultimi dodici mesi. Il flusso di nuovi crediti deteriorati è al livello più basso mai registrato nei primi sei mesi dell’anno. Possiamo pertanto affermare di essere ben posizionati per continuare ad assicurare una redditività ai vertici del settore in Europa, mantenendo una elevata patrimonializzazione".

Al via il matrimonio con Ubi: "Diventiamo la seconda banca per capitalizzazione: un passaggio di grande rilevanza"
E adesso scendono in campo anche le forze di Ubi Banca: "Senza contare il contributo di UBI Banca, prevediamo di realizzare un utile netto di almeno 3,5 miliardi di euro nel 2021. Ora si apre un nuovo capitolo nella storia del nostro gruppo: la scorsa settimana, nel pieno rispetto dei tempi annunciati, abbiamo concluso con successo la nostra offerta rivolta agli azionisti di UBI annunciata cinque mesi fa. Il 90,2% - in termini di capitale - ha deciso di far parte di Intesa Sanpaolo: una scelta che per noi è motivo di orgoglio. Intesa Sanpaolo e UBI hanno modelli di business simili, con culture e valori aziendali condivisi. Insieme, possiamo rafforzare un Gruppo campione nazionale e leader a livello europeo, forte di oltre 1,1 trilioni di euro che gli italiani ci affidano. Insieme siamo più forti e insieme abbiamo un maggiore potenziale di crescita. E’ infatti grazie a questa operazione che possiamo proiettarci nelle primissime posizioni tra le banche dell'Eurozona: diventiamo la seconda banca per capitalizzazione, la sesta per risultato operativo e l’ottava per totale attivo. Si tratta di un passaggio di grande rilevanza".

"Per chi passa a BPER chiederemo considerazione adeguata"
Ai colleghi del nuovo Gruppo che diventeranno parte della famiglia BPER vorrei dire: lavoreremo con il management di BPER per fare tutto il possibile al fine di garantire la considerazione adeguata a persone che saranno un arricchimento per BPER. E’ un nostro ulteriore impegno. UBI è una realtà con un grande potenziale legato alla qualità delle sue persone: esse ora sono una parte preziosa del nostro Gruppo. Insieme daremo vita a una nuova realtà in grado di ricoprire il ruolo di leader nello scenario bancario europeo e di rappresentare un pilastro fondamentale per un nuovo futuro di crescita del Paese".

Massimiliano Sciullo

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