Nessun allarme per il Coronavirus in Piemonte, ma un appello dei medici di famiglia a vaccinarsi in vista del picco influenzale previsto nelle prossime settimane.
All'indomani della scoperta dei primi due casi di coronavirus a Roma in Italia, e della chiusura del traffico aereo da e per la Cina, sono questi gli inviti che arrivano da Federfarma Piemonte e FIMMG. "Nella nostra regione, Lombardia e Liguria - spiega Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte - oggi non c'è nessuna psicosi. C'è stata una richiesta leggermente maggiore di gel disinfettante per le mani: anche di mascherine ne avremo vendute qualche migliaio".
Negli scorsi giorni è venuto però a bussare alle porte dell'associazione, che rappresenta le farmacie piemontesi, un grande grossista di una casa farmaceutica cinese. "Ci conosceva - spiega Mana - perché in passato avevamo avuto dei rapporti. Ci ha chiesto 50 mila termometri e un milione e mezzo di mascherine. Richieste che, in entrambi i casi visti i numeri, non siamo in grado di soddisfare".
"Nei nostri studi medici - spiega il presidente regionale del sindacato dei medici di famiglia Roberto Venesia - non ancora fobia per il coronavirus. Il mio appello però è di vaccinarsi contro l'influenza. Siamo ancora in tempo: il picco influenzale è previsto a fine mese, l'invito quindi è di proteggersi". Quest'anno il numero delle persone che hanno scelto di proteggersi dal virus è aumentato.
Nel 2018-2019 in Piemonte si sono vaccinati contro l'influenza 680 mila persone: quindici giorni fa nella nostra regione erano già 700 mila.