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Economia e lavoro | 02 gennaio 2020, 18:36

I saldi invernali alla prova del web e del Black friday: i torinesi spenderanno fino a 280 euro a famiglia

Le previsioni di Ascom e Confesercenti lamentano però fenomeni difficili da limitare come le promozioni continue, magari via Internet. Banchieri: "Noi, penalizzati. Speriamo nei turisti". Coppa: "No alla concorrenza sleale e senza regole"

I saldi invernali alla prova del web e del Black friday: i torinesi spenderanno fino a 280 euro a famiglia

Qualche manciata di euro sotto quota 300. Ecco quanto hanno messo da parte i torinesi in vista dei saldi invernali che partiranno sabato, 4 gennaio, in tutto il Piemonte. La previsione, sostanzialmente uniforme, è fatta sia da Confesercenti che da Ascom Confcommercio, che però ribadiscono - ancora una volta - come questo tipo di attività rischino di essere messe in difficoltà a causa di iniziative sempre più diffuse (e difficili da contrastare) come il Black Friday, il Cyber Monday e altre promozioni, magari tramite il web.

Fenomeni che, abbinati magari a un po' di prudenza e a qualche timore per il futuro, rischiano di annacquare almeno in parte l'effetto benefico che di solito i saldi portano alle casse degli esercizi commerciali. "I saldi devono sempre di più fare i conti con la bulimia di promozioni - commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - alle quali sono stati sottoposti i consumatori per tutto il mese di dicembre e che si sono svolte anche in modo palesemente illegale, come nel caso dei cosiddetti ‘pre-saldi’". E sulla stessa lunghezza d'onda si colloca anche Maria Luisa Coppa, numero uno di Ascom: "Un lotta impari e sleale con i colossi del web che pagano pochissime tasse. La ripresa del commercio può partire da una giustizia fiscale altrimenti il rischio è la scomparsa del negozio fisico".

Tornando alle cifre delle previsioni di spesa, il budget messo da parte dai torinesi dovrebbe oscillare da un minimo di 230 a un massimo di 280 euro. Numeri sostanzialmente in linea con quanto successo nel 2018. “Si tratta di una cifra analoga a quella dei saldi 2019 - dice ancora Banchieri - che speriamo davvero possa essere confermata in sede di consuntivo, visto che il Natale appena trascorso non è stato brillante per il commercio". A far ben sperare, soprattutto il clima di interesse da parte delle famiglie, ma anche la buona presenza di turisti che potrebbero contribuire agli acquisti. Secondo l’indagine condotta da Confesercenti in collaborazione con Swg, oltre 4 consumatori su 10 (il 41%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti. Aumenta dal 37 al 41% la quota di consumatori che deciderà se acquistare sul momento, in base alle offerte.

"Due famiglie su tre continuano a riconoscere ai nostri operatori il ruolo importante di professionisti al quale rivolgersi con fiducia - sottolinea Coppa -, per avere il giusto consiglio e i servizi offerti dal negozio di prossimità . Si tratta di un meritato riconoscimento per piccole e medie imprese, radicate nel territorio, dove si favoriscono i rapporti interpersonali mantenendo viva la vita di una comunità".

Nelle liste dei desideri, secondo gli esperti, ci sono le scarpe, ma anche magllie, camice e abbigliamento in genere, senza dimenticare borse e accessori. Perde quota la fedeltà a un marchio, mentre si cerca il giusto mix, senza dimenticare la sostenibilità e la responsabilità. Spazio poi ai capi sportivi, visto che la stagione sciistica continua a gonfie vele.

Gli sconti potranno oscillare dal 30 al 40% fino a punte del 50%. Le stime prevedono poi che un acquisto su tre sarà fatto in una grande catena, oppure in negozi (monomarca o indipendenti), cui si rivolgerà il 28% dei clienti. Il 22% si dirigerà verso un outlet, mentre il web risponderà ai desideri del 17%.

Massimiliano Sciullo

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