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Politica | 30 dicembre 2019, 16:59

I sindaci della Città Metropolitana firmano il Patto di Superga: “Non siamo il dormitorio di Torino” [VIDEO]

Dai 26 amministratori comunali dei paesi dell’ex provincia una richiesta alla sindaca Appendino e al presidente Cirio: “Mobilità sostenibile, trasporti, economia circolare e pianificazione urbana. Facciamo rete”

I sindaci della Città Metropolitana firmano il Patto di Superga: “Non siamo il dormitorio di Torino” [VIDEO]

Una rete tra Città Metropolitana, Comune di Torino e Regione Piemonte per riuscire a sfruttare al meglio le opportunità presenti non solo nel capoluogo piemontese, ma in tutta l’area dell’ex provincia. E’ stato firmato oggi il Patto di Superga, agenda per la cooperazione intercomunale 2020-2030, siglata da 26 sindaci dei comuni torinesi.

Il documento, indirizzato alla sindaca Chiara Appendino e al presidente della Regione Alberto Cirio, chiede alla prima cittadina e al Governatore di aprire un tavolo alle rappresentanze delle aree omogenee della Città Metropolitana, affinché opportunità e ricchezze possano unirsi, tenendo insieme e legando un territorio dalle vaste opportunità in cui spesso la mancata comunicazione e cooperazione rappresenta un ostacolo allo sviluppo. 

Torino non deve essere isolata, ma agire in concerto con i Comuni che la circondano. “Non siamo più il dormitorio di Torino, ma i petali di un fiore che ha bisogno dell’apporto e delle energie di tutte le municipalità che senza soluzione di continuità rappresentano una conurbazione cui dobbiamo far riacquistare il giusto riconoscimento, sia a livello nazionale che internazionale” spiegano i sindaci.

Francesco Casciano, sindaco di Collegno, spiega il motivo che ha portato i sindaci a sottoscrivere il documento: “C’è l’esigenza di unire le forze per aprire questo decennio con una progettazione strategica condivisa. Questo è il senso di trovarci qui, di guardare lontano per uno sviluppo sostenibile e il progresso dell’area metropolitana torinese”. “E’ un patto che guarda i prossimi dieci anni, ma ogni anno produrremo un piano d’azione di durata triennale per mettere all’ordine del giorno delle nostre comunità alcuni temi specifici”. Sulla stessa lunghezza d’onda Ivana Gaveglio, sindaco di Carmagnola: “Il patto lega le città della prima e della seconda cintura di Torino a condividere strategie, percorsi, progetti e risorse per far sì che l’ambito della Città Metropolitana più vicino a Torino possa accelerare e affrontare le sfide del prossimo decennio”.

Come detto, il patto tocca diversi temi. Dalla mobilità sostenibile e i trasporti all’acqua e il ciclo di rifiuti, passando per il sistema infrastrutturale, la pianificazione urbana in ottica ambientale e il progetto comune per parchi e fiumi. Roberto Montà, sindaco di Grugliasco, afferma: “Siamo una grande conurbazione di un milione di abitanti, abbiamo bisogno di un pensiero metropolitano su più temi: dall’urbanizzazione, alla mobilità sostenibile, alle infrastrutture, all’ambiente e al ciclo integrato di rifiuti. Non possiamo andare avanti con scelte autonome”. Il patto di Superga verrà trasmesso alla sindaca Chiara Appendino e al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Diventi una piattaforma, un’agenda da condividere e che in qualche modo il risorgimento dell’area metropolitana sia un impegno da parte di tutti. Come abbiamo scritto: non ci sono barriere ma frontiere da abbattere. Siamo eccellenze che possono aiutare Torino a crescere”, conclude poi Montà.

“È significativo che anche i sindaci dell'area metropolitana sentano il bisogno di marcare una differenza dall'amministrazione Appendino e una disponibilità - non raccolta - a costruire insieme ai comuni dell'area metropolitana una strategia che coinvolga partecipate e consorzi” attacca Daniele Valle. Il consigliere regionale del Partito Democratico, poi, prosegue: “Anche la Regione può giocare un ruolo importante, non solo di regìa: su TRM e IREN, al di là di alcune dichiarazioni sui giornali, nulla si sa delle intenzioni della Giunta Cirio: per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio”.

In merito alle richieste dei sindaci dei Comuni del torinese firmatari del Patto di Superga, la sindaca della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino, Chiara Appendino, evidenzia che “non è mai venuta e mai verrà meno la piena disponibilità della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino a collaborare con tutte le Amministrazioni comunali dell’area metropolitana. Questo nell’interesse primario dei cittadini, del buon funzionamento dei servizi pubblici, del lavoro e dell’economia del territorio". 

 "Non a caso - prosegue Appendino - solo pochi giorni fa sono stata a Riva di Chieri con tanti altri sindaci per sostenere insieme a loro una battaglia in difesa del lavoro che tocca la vita di molti cittadini, di molte famiglie che vivono in quella zona del torinese".

"Naturalmente - conclude poi la prima cittadina di Torino - siamo sempre a disposizione per confrontarci con tutti i sindaci sulle diverse tematiche che toccano gli interessi dei cittadini che lavorano e vivono nei comuni della Città Metropolitana di Torino."

Il patto di Superga è stato firmato dai sindaci dei Comuni di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Settimo, Moncalieri, Nichelino, Beinasco, San Maurizio Canavese, Druento, Ciriè, Chivasso, Carmagnola, Rivalta di Torino, Bruino, Orbassano, Chieri, Volpiano, Bollengo, Rivarolo, Giaveno, Valperga, Airasca, San Gillio, Gassino, Trofarello e Sant'Antonino di Susa.

Andrea Parisotto

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