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Attualità | 06 febbraio 2020, 20:57

La Fondazione Cosso risponde al sindaco di Pinerolo: «Non chiudiamo la mostra di Toscani»

La posizione in una nota stampa arrivata in serata. Ma intanto la protesta monta: il gruppo Facebook “Siamo di Pinerolo Se” ha lanciato una petizione per chiedere la sospensione dell’esposizione

Toscani all'inaugurazione della mostra a Miradolo

Toscani all'inaugurazione della mostra a Miradolo

«L’opportunità di conoscere la produzione di un artista rappresenta sempre un valido tentativo di indagare il proprio tempo, sviluppare gli strumenti necessari per attribuire significati e generare un momento di riflessione». Sono alcune delle parole della nota stampa con cui la Fondazione Cosso respinge la richiesta del sindaco di Pinerolo Luca Salvai di sospendere la mostra del fotografo Oliviero Toscani.

Salvai ha avanzato ufficialmente la richiesta oggi, dopo la frase di Toscani sul crollo del Ponte Morandi, pronunciata lunedì nella trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”: «Ma a chi interessa che crolli un ponte. Ma smettiamola».

Parole che avevano fatto reagire la presidente pinerolese del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi Egle Possetti e, nella serata di ieri, anche il sindaco di Pinerolo, che annunciava la richiesta alla Fondazione, che dal 16 novembre ospita proprio una mostra di Toscani nel Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo, sul confine con la città.

«L’opportunità di conoscere la produzione di un artista rappresenta sempre un valido tentativo di indagare il proprio tempo, sviluppare gli strumenti necessari per attribuire significati e generare un momento di riflessione» è l’inizio della nota stampa, che si chiude respingendo la richiesta di Salvai: «Conscia dell’importanza sempre più irrinunciabile della cultura come primo baluardo della libertà di pensiero nell’uomo, la Fondazione Cosso nel suo percorso di ricerca, sperimentazione e contributo artistico, sociale e intellettuale, reputa quindi preferibile non chiudere anticipatamente la mostra e ritiene che la stessa rappresenti un valido tentativo di indagare il linguaggio dell’arte e il suo valore documentario». Nel frattempo, però, il gruppo Facebook “Siamo di Pinerolo Se” ha lanciato una raccolta firme online per chiedere la sospensione della mostra, che chiuderà il 3 maggio. E la polemica non si placa, anche tra le realtà culturali, con l'associazione culturale Centro Studi Silvio Pellico che si è detta «disgustata» dalla scelta della Fondazione.

 

Questo mentre Egle Possetti ha accolto le scuse di Toscani e, plaudendo al gesto del sindaco di Pinerolo, si è spinta oltre le polemiche: «Noi vogliamo che il processo vada avanti e si condannino i colpevoli, nonché che le infrastrutture viarie italiane siano messe in sesto, perché una tragedia del genere non si ripeta mai più».

Marco Bertello

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