Dopo sette mesi di reclusione, Dana Lauriola lascerà il carcere. Stamattina il Tribunale di sorveglianza di Torino ha, infatti, disposto la scarcerazione della portavoce del movimento No Tav condannata a 2 anni. Lauriola sconterà il resto della pena ai domiciliari.
"Dana è fuori. Non è ancora libera, ma almeno è uscita dal codice a sbarre", commenta il consigliere regionale di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi, che aggiunge: "Una piccola buona notizia dopo un'assurda condanna a due anni di detenzione, denunciata anche da Amnesty International. Il Tribunale di sorveglianza ha finalmente disposto i domiciliari".
"Si rimedia solo in parte a un’ingiustizia in atto, che metteva in discussione le stesse condizioni di agibilità politica per chi dissente. Perché la giustizia deve accertare e perseguire responsabilità individuali, mai diventare strumento per garantire l’ordine pubblico".
Soddisfatta anche Francesca Frediani, Consigliera Regionale del Movimento 4 Ottobre Piemonte: "Finalmente Dana è uscita dal carcere! Si ristabilisce un minimo di giustizia in questa vicenda, che resta comunque impressionante per l’entità della pena assegnata ad una donna incensurata per un “reato” di opinione".