Scuola e formazione - 22 novembre 2022, 17:29

Tempi troppo lunghi per recuperare l’Alberti: Luserna San Giovanni rinuncia agli accorpamenti delle scuole

Si faranno quindi i lavori di adeguamento sismico della scuola primaria della frazione di Luserna. Mentre per le scuole di San Giovanni non si potrà fare nulla

L’ex Alberti

L’ex Alberti

L’Amministrazione comunale lusernese abbandona l’idea di accorpare i plessi scolastici nel capoluogo e finanzia l’adeguamento sismico di quello della frazione di Luserna.

Nel 2020, dalla Commissione temporanea di riordino plessi scolastici era nata la proposta di concentrare le scuole in tre luoghi, tutti nel capoluogo: nell’ex istituto tecnico Alberti, alla scuola primaria di via Tegas e alle medie di via Marconi. Abbandonando, così, i plessi delle frazioni di Luserna e di San Giovanni. La proposta non era stata condivisa dai membri della minoranza, ed oggi è definitivamente tramontata, mentre si procede con la progettazione definitiva dell’adeguamento sismico della scuola di strada fonte Blancio, che costerà 372.000 euro.

“È molto lontana nel tempo la possibilità di tornare ad utilizzare la struttura dell’ex Alberti – spiega il sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale –. Non riusciamo, infatti, a far sedere allo stesso tavolo il Demanio, che è proprietario ancora di una parte dell’immobile, e la Sovrintendenza che impone dei vincoli sulla struttura”.

Così, il Comune ha deciso di procedere con l’adeguamento sismico della scuola di Luserna, nella prospettiva che continuerà ad essere usata in futuro: “Abbiamo già affidato la progettazione definitiva dell’intervento che costerà 372.000 euro, finanziato per 315.000 euro con un contributo regionale – fa il punto Canale –. Ci lavorerà lo stesso professionista che si era occupato dell’adeguamento sismico della scuola dell’infanzia di via Pralafera e del plesso di via Tegas”. Il sindaco assicura che il progetto che l’ingegnere Carmine Mancini presenterà per l’edificio di via Fonte Blancio ricalcherà i due precedenti: “Si tratterà di una serie di fasciature e rinforzi esterni all’edificio con la possibilità che i lavori vengano svolti senza dover interrompere le lezioni”. L’intervento dovrà essere appaltato entro giugno e il Comune prevede che i lavori possano terminare entro la fine del 2023.

Intanto, il sindaco annuncia che nei prossimi mesi si procederà con accertamenti anche sulla scuola media di via Marconi: “Il monitoraggio servirà a verificare la necessità di interventi per l’adeguamento sismico”. Nulla verrà fatto, invece, per il plesso di San Giovanni, il cui futuro verrà deciso dalla prossima Amministrazione: “Lì la situazione è più complessa – afferma il sindaco –. Non c’è infatti bisogno esclusivamente di un adeguamento sismico, l’edificio, infatti, non è adatto nemmeno dal punto di vista funzionale. Le aule sono troppo piccole rispetto alle esigenze attuali”.

Elisa Rollino

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