Usciranno dal magazzino della Civica galleria d’arte contemporanea Filippo Scroppo e dall’atrio del municipio di Torre Pellice per rappresentare a Torino – assieme ad altre opere – il meglio dell’arte degli anni Cinquanta.
Saranno prestati al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di via Po tre oli su tela della collezione Scroppo e la scultura di Franco Garelli, ristrutturata negli anni passati ed oggi esposta all’ingresso del palazzo municipale. Le opere saranno in mostra da fine marzo all’inizio di settembre in occasione di un’esposizione dedicata all’arte torinese del dopoguerra.
“Non è la prima volta che facciamo dei prestiti a gallerie e musei, ma è la prima in cui escono contemporaneamente un numero così grande di opere e la scultura di Garelli” afferma l’assessore alla cultura di Torre Pellice Maurizia Allisio. La scultura in lega di ferro, alta 1 metro e 80, era stata salvata dal deterioramento alcuni anni fa: “Era rimasta abbandonata nel retro del cortile della Galleria e decidemmo di recuperarla affidandola al centro di restauro di Venaria”.
Due dei tre oli rappresentano invece il paesaggio torrese: “Romano Campagnoli e Mauro Chessa non avevamo mai dipinto paesaggi ma lo fecero su richiesta Filippo Scroppo – racconta Luca Motto, curatore della galleria di Torre Pellice –. Per questo sono opere uniche”. Tra le opere che usciranno da magazzino della galleria ci sarà anche un olio di Mario Surbone, pittore del Monferrato.
“La mostra rientra nel progetto della fondazione Accorsi-Ometto di valorizzare l’arte torinese storicizzata, spesso dimenticata dalle gallerie. Sarà dedicata in particolare all’arte informale e la collezione di Torre Pellice ha preso forma proprio in quel periodo” conclude Motto.
Le opere sono prestate in modo gratuito: “Farle uscire dal magazzino della Galleria infatti è già un modo per valorizzarle” afferma Allisio.