Attualità - 21 giugno 2022, 16:45

L’Onu premia la Frandent di Osasco per i suoi percorsi di inserimento dei rifugiati

“Una motivazione ulteriore per proseguire su questa strada” dichiara il fondatore e presidente Ezio Bruno

Ezio Bruno (Frandent)

Ezio Bruno

C’è anche la Frandent di Osasco tra il centinaio di aziende che l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha premiato per l’impegno nella promozione di interventi specifici per

l’inserimento lavorativo dei rifugiati. Ai vincitori viene assegnato il logo Welcome - Working for refugee integration. L’azienda che produce macchine agricole è attiva da 45 anni, oggi conta 37 dipendenti, e a settembre dello scorso anno è stata acquisita dal gruppo francese Burel.

“Ci siamo candidati al riconoscimento dell’Unhcr senza avere la certezza di vincerlo – rivela il fondatore e presidente Ezio Bruno –. Non ce l’aspettavamo quindi, ma ci ha motivato ulteriormente per proseguire su questa strada”.

Grazie alla collaborazione con la Diaconia valdese, negli ultimi due anni, l’azienda ha inserito due rifugiati arrivati dall’Africa e un uomo afgano sta svolgendo un tirocinio: “Il percorso che proponiamo ai rifugiati comprende un tirocinio, un apprendistato e, alla fine, l’assunzione” spiega Bruno.

Le difficoltà incontrate in questo percorso riguardano soprattutto la lingua: “Non avevamo persone, infatti, che potessero esprimersi nella loro lingua. C’era il rischio, quindi, che non capissero bene il lavoro – racconta –. Ma con cautela e metodologia siamo riusciti a superare l’ostacolo”.

Elisa Rollino

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