Cassa a rotazione mensile per un anno, secondo le necessità aziendali, questo è uno dei punti dell’accordo che mira ad evitare i licenziamenti in Caffarel. I sindacati hanno raggiunto un’ipotesi di intesa con la proprietà dell’azienda di Luserna San Giovanni e il 2 luglio la sottoporranno ai lavoratori.
La Lindt, che detiene il marchio, nelle scorse settimane aveva dichiarato 90 esuberi equivalenti a un tempo pieno, aprendo a una valanga di licenziamenti che metterebbe in ginocchio la valle. I lavoratori infatti sono 328 e parte di loro hanno un part-time, quindi il taglio inciderebbe profondamente sull’occupazione aziendale.
“Abbiamo avuto un lungo incontro ieri in Unione industriale a Torino, che si è chiuso in serata – fa il punto Lara Calvani, segretaria generale Flai Cgil Torino –. Abbiamo trovato un’intesa sullo stop del licenziamento collettivo per un anno a fronte dell’adozione di una cassa integrazione straordinaria, che sia applicata a tutti i lavoratori, a rotazione mensile, e tenga conto delle esigenze di produzione o manutenzione degli impianti della Caffarel”. Parallelamente c’è un’intesa per l’incentivazione al pensionamento e per la riqualificazione mirata dei lavoratori per raggiungere le competenze utili all’industria dolciaria, tramite tre canali: formazione professionale con la Regione, bando nuova competenze e fondo impresa.
Inoltre c’è l’intesa per diversificare il mercato lavorando anche sulla grossa distribuzione e sul commercio online.
“L’ipotesi di accordo verrà presentata ai lavoratori e votata il 2 luglio. Se il voto sarà favorevole, tutto passerà in mano alla Regione per il via libera” conclude Calvani. Nel frattempo la proprietà cercherà un nuovo socio che investa in Caffarel.