Dal 6 al 27 novembre, presso il Polo del ‘900 di Torino, prende vita la mostra fotografica “Vietato Morire – Storie di ‘ordinaria’ resistenza”, promossa dal Centro Antiviolenza SvoltaDonna ODV nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne.
Il progetto, realizzato dai fotografi Max Ferrero e Renata Busettini, nasce per portare all'attenzione della collettività, attraverso diciassette ritratti in bianco e nero, storie di donne che hanno saputo trasformare esperienze di dolore in opportunità di rinascita.
Ogni scatto è accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Carla Carucci, accessibile tramite QR code, che consente ai visitatori di ascoltare le testimonianze autentiche delle protagoniste e di immergersi completamente nella loro narrazione, in un racconto corale che celebra l’identità e la libertà femminile.
“La violenza non è solo un fatto privato: è un problema strutturale che riguarda la nostra cultura, le nostre relazioni, la nostra idea di libertà” afferma Marina Airasca, Presidente di SvoltaDonna ODV. “Vietato Morire è un inno un inno alla vita, al coraggio e alla possibilità di rinascere con nuova forza e consapevolezza dopo la violenza, il dramma.”
“Le immagini presentate sono potenti e più delle parole ci interrogano e ci invitano alla riflessione”, sottolinea Alessandro Rubini, Direttore del Polo del ‘900.
Nel suo percorso espositivo, Vietato Morire attraversa volti e storie che non chiedono pietà, ma riconoscimento. La luce, il bianco e nero, la voce e il silenzio costruiscono un dialogo intimo con lo spettatore, spingendolo oltre la semplice osservazione, creando uno spazio in cui la sofferenza diventa parola, sguardo, emozione condivisa.
“La scelta del Polo del ‘900, che ringraziamo per la generosa ospitalità, non è casuale,” prosegue Marina Airasca. “In questo luogo, che celebra il valore della memoria e della testimonianza, riconosciamo la resistenza delle donne alla violenza, alla discriminazione e all’invisibilizzazione, e la loro capacità di unirsi e lottare per un ideale di uguaglianza e libertà.”






