Locali più accoglienti, attenzione ai bisogni di persone con disabilità e una comunicazione alternativa più efficace per garantire l’accessibilità del territorio: questo è l’obiettivo della Diaconia Valdese, all’interno del progetto Territori S.M.A.R.T.², per il percorso formativo che si rivolge all’ambito del turismo e delle realtà ricettive, che fanno valorizzazione del territorio e che si occupano di accoglienza. La proposta si articolerà in quattro giornate ‘pratiche di accessibilità’ e formazioni ‘onsite’ personalizzate.
“L’idea delle giornate è quella di partire dal territorio. Sul tema accessibilità l’area di riferimento, Val Pellice, Chisone e Germanasca, ha già delle sperienze molto virtuose. Abbiamo pensato di valorizzare ciò che già è stato fatto e offrire a chi invece si avvicina per la prima volta a questo argomento dei piccoli accorgimenti su come agire concretamente”, spiega Valeria Lucenti, project manager.
Il primo incontro si svolgerà domani, 27 ottobre, dalle 9 alle 12,45 a Prali e affronterà i temi delle neurodivergenze, della comunicazione e dell’accessibilità outdoor coinvolgendo l’associazione Ama.le, l’Hotel Salei, Prali Adventure Park e lo Sci Club Prali Special Olympics. “Le realtà stesse si racconteranno. Ad esempio, il Prali Adventure Park farà sperimentare fisicamente i percorsi avventura che loro hanno sviluppato in maniera accessibile, mentre lo Sci Club Prali Special Olympics racconterà le esperienze nell’inverno 2025, quando sono state disputate alcune attività per le Olimpiadi delle persone con disabilità, con il supporto di gruppi della comunità del paese”.
Un secondo incontro è previsto invece per il 25 novembre, a Torre Pellice, con la partecipazione della Foresteria Valdese e del Centro Culturale per il Museo Valdese. “La Foresteria accoglie dei gruppi con persone con disabilità anche gravi e farà vedere come ripensare gli ambienti senza troppi stravolgimenti. Il Museo Valdese da anni fa un discorso legato all’accessibilità dei contenuti culturali, per persone neurodivergenti, a come curare l’allestimento degli spazi e a come approcciare ai visitatori con qualsiasi tipo di necessità – aggiunge Lucenti –. Per quanto riguarda il decadimento cognitivo, ad esempio, il contrasto dei colori aiuta per riconoscere i luoghi e i passaggi.”
Altri due incontri si svolgeranno nel 2026 e sono ancora in via di definizione.
Oltre alle giornate formative, l’iniziativa prevede anche la formazione onsite, dunque la possibilità di contattare le operatrici della Diaconia Valdese per riceverle all’interno della propria struttura. Dopo la visita si offrirà un feedback su piccoli accorgimenti da tenere in considerazione. “La sistemazione degli spazi, gli arredi, l’illuminazione. Dopo aver ragionato insieme sugli interessi specifici, si elaborerà una scheda descrittiva della realtà visitata cercando di rilevare punti di forza e critici rispetto all’accessibilità. Il documento verrà poi consegnato alle strutture visitate e potrà essere usato per promuoversi o per accedere a eventuali finanziamenti.”
Il progetto è coordinato da Csd - Diaconia Valdese in collaborazione con il Consorzio Turismo Pinerolese, Gal Escartons e Valli Valdesi e con il Ciss, ed è patrocinato dall’Unione Montana Valli Chisone e Germanasca e dall’Unione Montana del Pinerolese.
La partecipazione è gratuita e la proposta è rivolta alle attività turistiche delle Valli Chisone, Germanasca e Pellice, ma anche a enti di promozione del territorio. L’invito è allargato alle amministrazioni locali, sia per quanto riguarda gli incontri di pratiche di accessibilità sia per quanto riguarda la possibilità di ricevere le formazioni onsite.
Per maggiori informazioni o domande contattare Valeria Lucenti all’indirizzo vlucenti@diaconiavaldese.org.





