Un nuovo capitolo si apre per le montagne piemontesi: Vialattea e Bardonecchia uniscono le forze, inaugurando una sinergia che punta a ridefinire il futuro dello sci e del turismo alpino. Due realtà storiche e complementari che, insieme, diventano il cuore pulsante di un'unica grande destinazione, dove sport, natura e lifestyle si fondono in un'unica esperienza.
La nuova stagione invernale è stata presentata ufficialmente, segnando il passaggio di testimone tra l'ingegner Giovanni Brasso, che lascia dopo vent'anni la guida di Sestrieres spa, e Massimo Feira, nuovo amministratore del comprensorio. Entrambe le località – Vialattea e Bardonecchia – sono oggi gestite dal fondo inglese Icon Infrastructure, che ne ha recentemente acquisito la proprietà, aprendo la strada a un piano di sviluppo condiviso e innovativo.
Un polo unico nel segno della collaborazione
Con i suoi 400 chilometri di piste che toccano quota 2.800 metri e collegano località come Sestriere, Sauze d'Oulx, Cesana, Claviere, Sansicario e Pragelato, la Vialattea rappresenta uno dei comprensori sciistici più vasti d'Europa. A questa forza si affianca Bardonecchia, storica capitale olimpica e località d'eccellenza per gli sport invernali, oggi parte di una visione comune che guarda al futuro del turismo alpino.
Massimo Bonetti, presidente del Consorzio Turismo Sestriere, ha sottolineato l'importanza storica della giornata: "Oggi presentiamo in maniera congiunta due comprensori che rappresentano l'anima della montagna piemontese. È una giornata epocale, un punto di svolta tra passato e futuro. L'ingegner Brasso ha reso questa società straordinaria, e sono certo che con Massimo Feira continueremo su questa strada, grazie alla sua integrità e alla sua competenza. Il fondo Icon ha avuto una visione importante e con questa partnership tra Vialattea e Bardonecchia raggiungiamo davvero il polo più significativo dello sci piemontese e nazionale".
Il passaggio di testimone e la nuova stagione
Dopo vent'anni al timone di Sestriere, Giovanni Brasso è pronto a lasciare la guida e lo fa con un discorso di bilancio e visione: "Sembra di essere in Consiglio regionale, vista la presenza delle istituzioni, e questo dimostra quanto il nostro settore sia importante. La scorsa stagione è stata complessa per il meteo, ma nel complesso positiva: abbiamo aumentato gli abbonamenti stagionali e visto più sciatori sul territorio".
"Dobbiamo però imparare a convivere con i cambiamenti climatici e adattare la programmazione: non è vero che la neve è diminuita, ma servono temperature adeguate per conservarla. Una pianificazione più intelligente può trasformare quelli che oggi consideriamo effetti negativi in opportunità", ha aggiunto Brasso, che poi ha così salutato il suo successore: "Con Feira ci conosciamo da trent'anni, e so che farà un grande lavoro. Gli auguro il meglio, ma gli dico anche che da quando prenderà il mio posto la sua vita non sarà più la stessa".
Regione Piemonte e Torino: "Un modello per tutto il territorio"
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha parlato di "abbraccio istituzionale" per la montagna e per Brasso: "L'ingegner Brasso ha dato tanto al mondo della neve e al turismo alpino. La differenza la fanno sempre le persone. Negli ultimi cinque anni abbiamo investito 170 milioni di euro nel turismo montano, e altri 50 arriveranno da Bruxelles per ammodernare le stazioni sciistiche. Queste risorse generano lavoro, crescita e competitività".
L'assessore alla Montagna Marco Gallo ha ricordato che "dove ci sono impianti efficienti, la montagna vive tutto l'anno. La Regione continua a sostenere questo settore con risorse e strategie per renderlo sempre più attrattivo e sostenibile".
L'assessore al Turismo Paolo Bongioanni ha invece aggiunto: "Il turismo della neve è il primo settore turistico del Piemonte. Dobbiamo essere competitivi con realtà come Milano-Cortina, intercettando fondi e risorse per migliorare i servizi e l'accoglienza. Stiamo preparando la più grande campagna di promozione invernale mai realizzata, per far conoscere il Piemonte a livello internazionale".
Anche la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, ha evidenziato il legame tra città e montagna: "Torino è città dello smart tourism anche grazie ai nostri territori alpini. Le montagne generano ricchezza, lavoro e presidio del territorio: serve una visione comune tra pubblico e privato per affrontare le sfide future".
Crosetto: "Abbiamo tante Ferrari, ma pochi le sanno guidare"
Tra gli interventi anche quello dell'europarlamentare Giovanni Crosetto, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il progetto: "I nostri sindaci sono la prima linea della nostra politica, sanno affrontare i problemi locali con concretezza. Oggi vediamo una grande realtà, e in Italia di eccellenze ce ne sono tante: abbiamo tante Ferrari, ma pochi che le sanno guidare. Qui invece si percepisce un grande lavoro di squadra, un ambiente attento al territorio a 360 gradi. Realtà come questa non devono essere viste come semplici società, ma come un settore che tiene insieme economia, comunità e futuro del Piemonte".















