Salute - 18 ottobre 2025, 09:00

Estetica: armonia tra corpo e mente

I consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

Estetica: armonia tra corpo e mente

Amarsi significa prendersi cura di sé. L’amore per sé stessi implica sempre la cura della propria persona. Se questo rappresenta un punto fermo indiscutibile, allora quante persone possono affermare di amarsi veramente? Quante hanno sviluppato un sincero sentimento di amor proprio? Questa condizione d’animo comporta rispetto per la propria persona; la conoscenza e l’accettazione dei propri punti di forza e dei propri limiti; il rispetto dei propri bisogni e la capacità di stabilire “confini” sani per il proprio benessere psicofisico.

Quante persone possono effettivamente dire di possedere un amor proprio? Pochi, direi. Se così non fosse le persone avrebbero più cura nello scegliere il cibo che finisce sulle loro tavole, preferendo cibo fresco, naturale, stagionale, poco processato; eviterebbero dipendenze da “vizi” fortemente deleteri per la salute delle loro cellule, come alcol, fumo, droghe; gestirebbero meglio lo stress, con la consapevolezza che un suo eccesso disturba i processi metabolici più profondi; si prenderebbero cura dell’aspetto esteriore, seguendo i canoni del buon gusto. Invece, la realtà è che poco sappiamo e poco ci interessiamo di quello che succede dentro di noi, limitandoci a soffocare i sintomi di qualsiasi disturbo fastidioso e ci concentriamo troppo sull’aspetto esteriore, cercando di modificarlo a nostro piacere con interventi sempre più invasivi e grotteschi che vanno molto spesso a snaturare la persona, privandola delle sue caratteristiche naturali e della sua essenza. 

Prendersi cura di sé vuol dire innanzi tutto “conoscere” ciò che realmente può giovare o danneggiare il nostro organismo che, come una automobile, funzionerà proprio in base alla “benzina” introdotta. Alimenti, aria, acqua, sostanze, trattamenti, pensieri, emozioni sono tutti “carburanti” che quotidianamente introduciamo e che influenzano il corretto funzionamento del nostro corpo. Se sono di pessima qualità il risultato si tradurrà in prestazioni psicofisiche di scarso livello. Più volte nei miei articoli ho dedicato tempo e parole alla cura del nostro “dentro” sia dal punto di vista organico, metabolico, funzionale che da quello psico-emozionale. 

Oggi voglio concentrarmi sulla “cura esterna” della nostra persona e sottolineo della “persona”, perché quello che possiamo fare di buono per il nostro aspetto esteriore è sempre finalizzato non solo all’aspetto estetico (importate), ma anche alla consapevolezza che il benessere esterno racconta una salute interiore. A chi non è successo di ritrovarsi davanti allo specchio, una mattina come tante altre, e scorgere vicino alle tempie un insolito diradamento dei capelli sempre più fragili e opachi; di notare un gruppetto di rughe sottili, ma profonde, agli angoli delle palpebre e, subito sotto, delle evidenti occhiaie? A quel punto, con una espressione accigliata, sfioriamo la pelle del viso e prendendola tra le dita ne testiamo l’elasticità, accorgendoci che è secca, lassa, arrossata e impura. 

Ci guardiamo allo specchio e il nostro viso appare stanco e il nostro sguardo spento. “Cosa mi sta succedendo?”. Continuiamo la nostra “ispezione” e scendiamo lungo i contorni del nostro corpo che presenta rotondità eccessive, fatte di cuscinetti di cellulite sparsi sulle cosce e di rotolini di grasso concentrati sul ventre, evidenziati da un gonfiore del nostro addome, il tutto peggiorato da una eccessiva rilassatezza dei nostri muscoli. “Devo assolutamente andare in palestra! E prima o poi dovrò mettermi a dieta!”. 

Due propositi che ci tolgono la serenità e il buon umore per tutta la giornata. E sì, dobbiamo proprio ammetterlo, molte persone sono “allergiche” al movimento e a uno stile alimentare equilibrato. Non sono attratte dalla attività fisica regolare e dipendono quasi visceralmente da cibi troppo ricchi di sostanze che appesantiscono e intossicano il loro organismo. Se poi ci aggiungiamo abusi, vizi e stress la porta per le malattie vere e proprie viene loro spalancata. Perché è così difficile capire quanto è importante prendersi cura della propria persona? Più volte, vi ho parlato dell’importanza di svolgere quotidianamente una attività fisica moderata perchè ha un effetto sul rallentamento dell’invecchiamento precoce, sulla riduzione dei livelli di stress, sulla biodiversità del Microbiota, sulla modulazione del sistema immunitario e sulla regolazione dell’omeostasi energetica, oltre che sulla tonificazione della nostra massa muscolare. 

Ma esistono anche altre attività che fanno bene alla nostra salute, perché hanno una buona influenza sull’asse intestino-cervello con tutte le conseguenze positive di cui più volte ho scritto. Coltivare passioni e dedicare del tempo per la cura della propria persona è fondamentale. Purtroppo, nella nostra società, tendiamo a stravolgere addirittura il significato originario di alcuni principi di salute. Pensate alla parola “dieta”. Essa ha perso il suo significato originario che deriva dal greco δίαιτα (dìaita), che significa "stile di vita" o "modo di vivere", assumendo una accezione negativa di “restrizione alimentare e sacrificio”. Per gli antichi, non si riferiva solo all'alimentazione, ma comprendeva l'intero insieme di abitudini: la nutrizione, l'attività fisica e il riposo, intese come l'insieme delle regole per vivere in modo sano.

Anche la parola “estetica” ha in parte perso il suo significato primo. Originariamente, l'estetica (dal greco aisthetikós, "percepibile dai sensi") era una disciplina filosofica che si interrogava sul significato del bello, sia naturale che artistico, e sulla capacità di apprezzarlo. Oggi, si tende a confondere il concetto con la mera bellezza esteriore e con i canoni imposti dalla moda e dai media. 

"Estetica" si riferisce alla teoria della bellezza, dell'arte e del buon gusto. Ma quanta bellezza, armonia e buon gusto ci sono nella nostra società odierna? Purtroppo, siamo arrivati a una standardizzazione della bellezza e all'enfasi estrema sull'aspetto esteriore. La mia opinione è che la cultura contemporanea, influenzata dalla globalizzazione e dall'omologazione, abbia perso la capacità di discernere e apprezzare il buon gusto, privilegiando la quantità e l'apparenza rispetto alla qualità e alla profondità. 

L'enfasi sull'apparenza esteriore, spesso legata alla chirurgia estetica, può essere considerata un sintomo di questa perdita di sensibilità. La ricerca del “bello” a tutti i costi, quando è dettata da un mero “capriccio” o dalla necessità di omologarsi agli standard richiesti, non è salutare. Invece, prendersi cura della parte esteriore del nostro corpo, finalizzato al proprio benessere psicofisico, è una forma di rispetto per la propria persona. Semplicemente, curare la salute dei capelli; cercare di avere un corpo tonico, una pelle liscia ed idratata e un viso fresco e luminoso sono tutti “atti di amore” nei nostri confronti. Oggi abbiamo a disposizione “centri estetici”, gestiti da seri professionisti del settore, che si dedicano proprio alla cura dell’aspetto esteriore. 

All’interno vengono proposti trattamenti per corpo e viso di tutti i generi: rigeneranti, tonificanti, riequilibranti, drenanti, esfolianti. Molti favoriscono la produzione di nuovo collagene; migliorano la compattezza della pelle; riducono gli inestetismi come rughe e lassità cutanea. Altri stimolano il microcircolo e il sistema linfatico. Alcuni sono rilassanti ed alleviano le tensioni muscolari. Ma la scelta può ricadere anche su scrub, fanghi e bendaggi per stimolare il ricambio cellulare e nutrire la pelle. Qualunque sia il trattamento, quello che conta è lo stato d’animo e la finalità con cui ci affidiamo ai professionisti del settore. Parlo di sensazioni e di percezioni, di atmosfera ed energie positive. Ci dobbiamo sentire “coccolati” e consigliati nella ricerca di ciò che più rientra nelle nostre corde, così da trasformare quelle ore dedicate a noi, in una esperienza rigenerativa per il corpo e la mente. 

Per esperienza personale, più volte mi è capitato di sottopormi a massaggi ayurvedici, una pratica millenaria, nata dall’antica saggezza indiana dell’Ayurveda, conosciuta come la scienza della vita. Questo massaggio assomiglia a un esclusivo rituale; un invito a sperimentare un profondo equilibrio tra mente, corpo e spirito (ve lo consiglio). Rigeneranti anche tutti i massaggi effettuati con l’uso personalizzato di oli essenziali riscaldati e tecniche che risvegliano i sensi, adattandosi perfettamente alle necessità uniche di ogni individuo. 

Dovete però prestare molta attenzione all’uso dei prodotti per la pelle e la cute a uso topico, utilizzati nel centro o proposti per uso quotidiano. Questi devono essere specifici per il vostro tipo di pelle (secca, grassa, sensibile, ecc.), privi di ingredienti irritanti (come profumi, parabeni, metalli pesanti, solfati, ftalati e alcool) e devono contenere principi attivi benefici come l'acido ialuronico, utile per mantenere la pelle idratata; il manganese, contenuto in alcuni sieri per le sue proprietà antiossidanti e tonificanti o la glucosamina che ha una azione anti-età, perché stimola il collagene. La niacinamide, utilizzata per regolare il sebo, ridurre le macchie scure e i rossori. Ottime anche le creme ad alta concentrazione di vitamina C, vitamina E e acido alfa lipoico che penetrano nella pelle e sono in grado di contrastare lo stress ossidativo quotidiano. 

L'acido salicilico viene utilizzato per le sue proprietà esfolianti, cioè rimuove le cellule morte, depositate sulla cute, e stimola la produzione di collagene e la crescita cellulare. Insomma, prendervi cura in modo salutare ed equilibrato anche del vostro aspetto esteriore vi permetterà di guardarvi allo specchio e di vedervici riflessa una persona più armonica e ben proporzionata, più serena e soddisfatta, sotto tutti i punti di vista.

Redazione

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