Regione - 28 giugno 2025, 13:57

Castelli, ville e palazzi: il Piemonte punta al rilancio del suo patrimonio

Approvata in Consiglio Regionale la legge che semplifica la gestione e l’uso del patrimonio pubblico

Il forte di Exilles

Il forte di Exilles

La Legge di riordino, approvata in settimana in Consiglio Regionale, ha portato nuove opportunità nella valorizzazione del patrimonio regionale. Le norme, inserite nel testo grazie all’impegno dell’assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale nonché relatore della Legge, consentiranno di coinvolgere anche soggetti privati e del Terzo Settore nella riqualificazione e gestione del patrimonio. Sono state introdotte, infatti, procedure per rendere più snello l’iter di alienazione dei beni mobili e immobili della Regione (quelli non strategici e strumentali). La possibilità di utilizzo del patrimonio, con concessioni di valorizzazione o cessione dei beni non strategici aprirà le porte a cessioni ponderate a beneficio di altri enti e privati che concorreranno a ristrutturare e ravvivare proprietà altrimenti in disuso. È stata introdotta una nuova tutela per un’attività con procedura semplificata che permetta la concessione di beni immobili a enti pubblici e privati con la formula del comodato d’uso. Infine, le nuove norme istituiscono l’osservatorio per la valorizzazione del patrimonio regionale, un organo nuovo che sosterrà le politiche dell’assessorato coinvolgendo rappresentanti dei settori regionali e delle università, delle imprese, del Terzo settore ed esperti indipendenti. Infine, una gestione informatizzata più efficiente della banca dati del patrimonio edilizia, aperta e a disposizione anche degli enti pubblici locali.

"Partendo dal principio che i beni immobiliari e mobiliari sono un patrimonio di tutti i piemontesi, grazie alle nuove norme approvate nella Legge di Riordino potremmo finalmente agire in maniera più incisiva sulla valorizzazione del vasto patrimonio della Regione. I beni regionali saranno meglio gestiti con l'introduzione di queste novità - dichiara l’Assessore Vignale - Siamo riusciti a creare una serie di dinamiche che prima non esistevano o erano decisamente più complesse. La Regione possiede una vasta quantità di proprietà che abbiamo il dovere di esaltare e di restituire ai cittadini piemontesi per farne un volano per attività e sviluppo dei territori, uscendo dalla logica di mera conservazione per un futuro di utilizzo e promozione. Li gestiremo meglio, insieme, per il bene di tutti".

"Borgo Castello nel Parco della Mandria, le “maniche” del Compendio di Stupinigi, Palazzo Callori a Vignale Monferrato, il Forte di Exilles, Tenuta Cannona a Carpeneto, la Reggia di Val Casotto, il Castello di Miasino sono solo alcuni “beni faro” che - grazie alla nuova norma - potranno diventare un vero motore culturale ed economico per il nostro Piemonte".

Comunicato stampa

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