Oggi ad Alba non si parla solo di numeri. In piazza Medford, che fin dalle prime ore del mattino si è trasformata in un’arena viva e ordinata, sta andando in scena l’assemblea annuale di Banca d’Alba, in corso mentre scriviamo. E basta un colpo d’occhio per capire che non è un’assemblea come le altre.
Arrivano da tutto il Piemonte, dalla Liguria, dalla Valle d’Aosta. Alcuni hanno preso pullman all’alba, altri sono soci storici che non hanno mai mancato un’assemblea.
E in effetti, più che un appuntamento istituzionale, questo sembra un rito collettivo. Una banca che chiama e una comunità che risponde: 64.362 soci, dei quali oltre 18mila presenti fisicamente o per delega. È già record.
Nel frattempo, la macchina organizzativa è in pieno movimento: 600 collaboratori interni impegnati, 200 tecnici esterni e addetti alla sicurezza, bus e navette da San Cassiano e viale Industria, coordinate per facilitare l’accesso. A presidiare gli ingressi, personale dedicato con supporti digitali per la registrazione. Un’organizzazione da grandi eventi, per una giornata che fonde efficienza e senso di appartenenza. Sul palco, nel corso della mattinata, si alternano interventi ufficiali e momenti di racconto.
L’assemblea 2024 si svolge anche all’insegna della memoria e della speranza. Si parla di numeri, certo, ma anche di territorio, di inclusione, di valore condiviso.
I numeri – quelli del bilancio 2024, portato in approvazione – arrivano puntuali. E parlano chiaro: 12,4 miliardi di attivi (contro gli 11,6 dell’esercizio 2023); 80,5 milioni di utile netto, il più alto nella storia della banca. Il total capital ratio ha raggiunto il 25,7%; 9,3 miliardi di raccolta complessiva; 3,1 miliardi di impieghi, registrando un aumento del 6,2% rispetto al 2023. A impressionare è anche la crescita: +30% nella raccolta negli ultimi dieci anni, +88% nel patrimonio. In un sistema bancario sempre più concentrato, Banca d’Alba continua a crescere restando fedele al modello cooperativo.
L’assemblea è anche il momento delle scelte. Nel corso della giornata, prima del tradizionale pranzo, e in attesa di ricevere l’ambito omaggio, i soci saranno chiamati a rinnovare i membri del Consiglio di Amministrazione, in scadenza al termine del mandato triennale. Non c’è solo una banca qui. C’è una comunità composta da chi ha scelto di esserci e di credere ancora nella cooperazione e nella fiducia.