Economia e lavoro - 15 marzo 2024, 07:10

Il Piemonte si mette al lavoro: aumentano gli occupati nel 2023 e scendono le persone senza impiego. Tanti i contratti a tempo indeterminato

I disoccupati sono scesi del 4,8%. Secondo i dati di Unioncamere Piemonte si è ridotta anche la quota dei cosiddetti "inattivi". Si avvicina il periodo pre-pandemia

operaio che lavora

Aumentano gli occupati in Piemonte nel corso del 2023

Migliora il mercato dell'occupazione in Piemonte: lo dicono i numeri di Unioncamere, che registrano come nel corso del 2023 siano aumentate le persone che lavorano, mentre sono diminuiti sia i disoccupati che i cosiddetti "inattivi". Una crescita che riavvicina i livelli pre pandemia.

Calano disoccupati e inattivi

In dettaglio, gli occupati sono oltre 1 milione e 800mila (+0,9% sul 2022), mentre il tasso di occupazione sale dal 66,3 al 67,1%. I disoccupati invece calano del -4,8% sul 2022, con un tasso di disoccupazione al 6,2% (era 6,5% nel 2022). Il tasso di disoccupazione giovanile è al 20,3%.

Questi dati evidenziano una tendenza positiva nel mercato del lavoro piemontese nel 2023, con segnali di crescita e stabilità che indicano una ripresa significativa dopo la fase di difficoltà legate alla pandemia. Questo periodo è stato caratterizzato da un aumento significativo dei contratti a tempo indeterminato, riflettendo un clima di fiducia crescente nel mercato del lavoro regionale. Un buon risultato, quindi, che ci parla di un Piemonte con un tasso di disoccupazione inferiore alla media nazionale. Rimane però ancora un ultimo miglio da guadagnare, quello sul divario di genere: le donne continuano ad affrontare sfide che limitano il loro accesso e il loro avanzamento professionale”, commenta il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

Sedicimila nuovi assunti

Tra gli occupati, gli uomini restano la maggioranza (55,6%), mentre tra i settori l'aumento degli occupati - pari a 16mila unità - è riconducibile a un aumento registrato dal comparto industriale (+6,0%) e dal commercio e turismo (+2,7%). Una flessione riguarda i servizi (-0,9%), ma soprattutto l’agricoltura (-3,3%) e le costruzioni (-7,6%).

Nel 2023 l’occupazione dipendente è cresciuta del 2%, mentre per quella indipendente si è registrata una contrazione del 3%. L’incremento occupazionale ha interessato in particolare gli occupati a tempo pieno (+1,1%), mentre quelli a tempo parziale hanno evidenziato una sostanziale stazionarietà.

Nel 2023 sono stati i titoli di studio meno qualificati a segnare una flessione elevata (-6,7%). Sono apparsi, invece, in aumento gli occupati con diploma (+3,5%) e con laurea e post-laurea (+5,6%).

Sul fronte dei disoccupati nel 2023 si rileva un calo di 4mila unità rispetto al 2022, parallelamente sono diminuiti anche gli inattivi (coloro che non hanno un lavoro, ma non lo cercano nemmeno). Il contenitore ’a fisarmonica’ delle non forze di lavoro è calato, infatti, di 41mila unità rispetto al 2022 (-3,6%).

Meno disoccupati che nel resto d'Italia

Il tasso disoccupazione della nostra regione si mantiene su livelli nettamente inferiori rispetto a quelli medi nazionali. Il Piemonte nel 2023 ha conseguito un tasso di disoccupazione del 6,2%, lievemente migliore rispetto a quanto evidenziato nel 2022 (6,5%). L’Italia ha segnato un lieve calo, passando dall’8,1% al 7,7% del 2023.

Anche per quanto concerne il tasso di disoccupazione esiste in Piemonte un evidente scarto di genere, quello maschile nel 2023 si attesta al 5,4% e quello femminile al 7,1%

Sul fronte della disoccupazione giovanile (15-24 anni), infine, il dato piemontese (20,3%) relativo al 2023 continua ad essere marcatamente maggiore alla media europea (14,5%), ma inferiore rispetto al risultato nazionale (22,7%).

Massimiliano Sciullo

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