Val Pellice - 11 marzo 2024, 08:13

Paolo Charbonnier eletto nell’ispettorato provinciale dell’Aib

Ex comandante del distaccamento della Val Pellice, ha iniziato come volontario dell’antincendio boschivo nel 1997 a Bobbio Pellice. Il suo rammarico è che il paese abbia perso la propria squadra

Il nuovo ispettorato provinciale dell’Aib

Il nuovo ispettorato provinciale dell’Aib

Per la prima volta la Val Pellice ha un rappresentante nell’ispettorato provinciale dell’Aib (Antincendi Boschivi). Paolo Charbonnier, ex comandante del distaccamento valligiano, ora guidato da Massimo Ribotta, venerdì 1 marzo è stato eletto vice ispettore provinciale, accanto al valsusino Claudio Bert e al canavese Mauro Canale. Come ispettore provinciale è stato riconfermato il valsusino Mario Michetti.

“L’ispettorato provinciale è l’anello di congiunzione tra la direzione regionale, i diversi distaccamenti e le ottantotto squadre della provincia di Torino – spiega –. Di queste squadre presenta le istanze, quando hanno necessità di materiale, e ne coordina il personale, quando bisogna intervenire in caso di calamità naturali o di emergenze a livello regionale, così, ad esempio, come è accaduto con la frana di Bardonecchia dello scorso anno”.

Charbonnier è anche segretario dell’Aib di Villar Pellice e conosce le esigenze delle squadre della valle: “Da un certo punto di vista siamo un’isola felice: dopo la frana del 2008 non ci sono più state grandi calamità e gli ultimi incendi importanti risalgono ad inizio degli anni Novanta. Tuttavia dobbiamo impegnarci per risolvere i problemi di radio comunicazione”.

Un altro problema della Val Pellice, secondo Charbonnier, è la mancanza di una squadra a Bobbio Pellice. Lui aveva iniziato proprio lì come volontario nel 1997: “Sono stato caposquadra per otto anni e, tornassi indietro, non sceglierei più di dimettermi, perché poi il gruppo non è andato avanti. Tuttavia un presidio in quel paese sarebbe fondamentale perché Bobbio Pellice è il comune della Valle con il territorio più ampio”.

L’obiettivo dei prossimi anni del suo mandato è portare le ottantotto torinesi squadre a collaborare di più: “Come ispettorato provinciale vogliamo a tutti i costi non rischiare di tornare al passato, quando le squadre tendevano a gestire in autonomia per più tempo possibile gli incendi. Ora piuttosto rischiamo di fare uscire più squadre del necessario rivela – ma vogliamo che l’intervento venga svolto il più rapidamente possibile. Altrimenti torniamo agli incendi del 2017 di Cumiana e della Val di Susa quando, anche l’approccio sbagliato all’emergenza, ha causato rallentamenti negli interventi”.

Elisa Rollino

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