Economia e lavoro - 19 febbraio 2024, 10:43

Mirafiori, arriva l'indiscrezione: Stellantis potrebbe far produrre a Torino gli alleati cinesi di Leapmotor

La notizia è riportata da Automotive news: potrebbe arrivare da Oriente la "salvezza" per la storica fabbrica Fiat

operai di Mirafiori

A Mirafiori si potrebbero costruire le auto elettriche di Leapmotor, alleato cinese di Stellantis

Gli alleati cinesi di Stellantis a Mirafiori. Bastano poche parole in inglese per far correre un brivido sulla schiena di chi segue (da dentro o da fuori) le vicende della storica fabbrica Fiat: "The cars would be built in the historic Fiat plant in Mirafiori in Turin and sold by Stellantis's European dealers".  

Indiscrezioni da oltre confine

A scriverle sono i cronisti di Automotive News, partendo da alcune dichiarazioni fatte dal ceo di Stellantis, Carlos Tavares nei giorni scorse. E immediatamente riprese anche dai giornali italiani, non solo locali. Tavares ha infatti detto che non sarebbe da escludere la possibilità che Leapmotor (l'alleato orientale del Gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa, appunto) possa venire a produrre in Italia, "se ci fossero le condizioni di business adeguate".
E le deduzioni hanno subito portato a pensare che si possa trattare di Mirafiori (anche se Stellantis ha confermato le parole del ceo, ma non il riferimento sulla fabbrica torinese). L'alleanza con i cinesi è il frutto dell'acquisto, da parte dei Stellantis, del 21% delle quote, con la realizzazione di una joint venture.

Costruire 150mila veicoli elettrici a basso costo
Leapmotor è in grado di relizzare veicoli elettrici, proprio la direzione assunta da Stellantis e da Mirafiori stessa (che già realizza le 500Bev, in enorme ascesa prima dell'attuale blocco per lo stop agli incentivi). Sempre secondo Automotive News, la società cinese potrebbe costruire nello storico stabilimento di Torino 150.000 veicoli elettrici a basso costo all'anno, che sarebbero poi immessi sul mercato delle quattro ruote proprio tramite la catena di concessionari Stellantis a livello europeo.

I sindacati: "Aperti a tutto, purché ci sia lavoro"

E non si fanno attendere le reazioni dei sindacati, su questo possibile scenario. "Per quanto ci riguarda siamo aperti a tutti i costruttori, l'importante è portare del lavoro a Mirafiori in modo da aumentare la produzione", dice Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino. "In questi giorni - aggiunge - si parla anche troppo di Stellantis, ma è il momento di passare ai fatti: portare nuove produzioni a Mirafiori per garantire l'occupazione di tutti i lavoratori".

E sul fronte Fiom, il segretario provinciale Edi Lazzi sottolinea come "In questi giorni si inseguono diverse dichiarazioni, tutte fatte a mezzo stampa. Penso che bisogna fermare questo vortice inutile di parole che lasciano il tempo che trovano. Serve che Stellantis si sieda a un tavolo di trattativa con i sindacati e dica con chiarezza cosa vuole fare, confrontandosi direttamente con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori. Per Torino è necessaro ottenere al più presto nuovi modelli e volumi produttivi. Noi vogliamo discutere apertamente con il gruppo di quante vetture, quali modelli, con quante persone, quante assunzioni, quali i tempi di messa in produzione.Tutte cose concrete che poi sono le uniche che interessano ai lavoratori. Basta proclami, basta opacità, basta segreti. Non c'è davvero più tempo".

E da Fismic, il segretario territoriale Sara Rinaudo aggiunge: “Ad ora si parla solo per indiscrezioni, che divenissero fatti concreti sarebbero ben accolti. Non importa la bandiera, ma la produzione e il continuerà a garantire lavoro alle persone del sito di Mirafiori. Inutile ragionare per speculazioni, occorre continuare sulla base di un progetto concreto di piano industriale per Stellantis. Affrontare la transizione è difficoltoso per tutti anche per le grandi multinazionali, per questo è importante non creare fazioni e diatribe tra le Parti in causa, ma lavorare con sinergia e responsabilità”.

Dalla Ugl metalmeccanici di Torino si aggiunge il segretario Ciro Marino "Chiediamo all’azienda quali sono le prospettive per il sito di Mirafiori Carrozzeria, gli annunci mezzo stampa lasciano il tempo che trovano, anche perché gli sviluppi sono distanti dalla crisi che sta investendo il Plant. Mirafiori deve ritornare ad avere la mission produttiva con l’inserimento di un modello che abbia mercato e non modelli di nicchia".

Massimiliano Sciullo

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