Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le proteste e gli allarmi sul futuro della Pinerolo-Torino. Una linea ferroviaria che mette a dura prova i pendolari, tra ritardi e corse soppresse. Prima i consiglieri regionali del Pd Monica Canalis e Diego Sarno hanno viaggiato con alcuni sindaci per parlare con gli utenti e denunciare il disservizio. Poi il 5 febbraio, sul tavolo della Regione, di Rfi e di Trenitalia, è arrivato il “grido d’allarme” di 52 rappresentanti istituzionali dei Comuni coperti dalla tratta ferroviaria. Nel frattempo dalla maggioranza pinerolese del sindaco Luca Salvai sta prendendo corpo una protesta senza bandiere di partito, fissata per il 14 marzo. In questo quadro, anche l’Unione montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca ha deciso di mettersi in gioco, lanciando un’iniziativa in vista delle elezioni regionali di giugno.
Tutto parte dalle riflessioni del presidente Marco Ventre, comunicate agli altri cittadini del Pinerolese: “In questi giorni si sono moltiplicate le iniziative per denunciare i disservizi della stessa linea e le manifeste mancanze, tutte azioni legittime che evidenziano una situazione ormai insostenibile – analizza –. Pur avendo sottoscritto uno dei documenti licenziati in questi giorni emergono in me fortissime preoccupazioni circa l’ennesima opportunità che si rischia di perdere ma soprattutto l’emersione di una immagine di un territorio che ancora una volta appare sempre più diviso e senza una conduzione forte”. La sua proposta, avanzata ieri, è di elaborare un documento da presentare ai candidati in Regione, perché la Pinerolo-Torino venga considerata una priorità nei prossimi 5 anni.
La formula è un atto di indirizzo da approvare nei Consigli comunali del Pinerolese: “Stiamo lavorando con la Val Pellice e abbiamo già contattato Cavour e Piscina, perché l’obiettivo è di fare un’azione che sia condivisa da tutti e che richieda un impegno concreto di occuparsi della tratta a chi si candida al Consiglio regionale” conclude Ventre.
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