Economia e lavoro - 15 gennaio 2024, 15:05

Mirafiori adesso tira il freno a mano: tre settimane di stop produttivo per la 500 elettrica. E' calata la domanda

La notizia è stata ufficializzata da Stellantis ai sindacati questa mattina: dal 12 febbraio al 3 marzo. Lazzi (Fiom): "La fabbrica ormai è in agonia: servono nuovi modelli"

catena di montaggio Mirafiori

Dal 12 febbraio al 3 marzo si ferma la produzione a Mirafiori

Mirafiori tira il freno a mano: arrivano infatti tre settimane di stop produttivo per 2260 addetti. La comunicazione è arrivata questa mattina da parte dell'azienda ai rappresentanti sindacali: la causa, spiegano da Stellantis, è il calo della domanda e - dunque - la necessità di adeguare i flussi produttivi della produzione. Più precisamente, il periodo sarà quello dal 12 febbraio al 3 marzo.

Doccia fredda per iniziare il 2024

Una doccia fredda, che arriva in un periodo in cui lo storico stabilimento torinese ex Fiat è tornato sulla bocca di tutti. Un po' per la ricorrenza dei 13 anni dal referendum voluto dall'allora ad, Sergio Marchionne, per cambiare le condizioni di lavoro in cambio di piena produzione. Tema su cui Fiom ha celebrato anche un convegno venerdì scorso. Un po' per i dati - elaborati da Fim Cisl - in cui si notava come, rispetto alle attese, proprio la produzione della 500 elettrica avesse subito una frenata, in chiusura di 2023, andando a peggiorare le previsioni sul polo torinese.

"Mirafiori è in agonia"

"Il 2024 non poteva iniziare peggio di così - dice Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino -. Dopo lo stop per un intero mese a scavallo dell’anno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione. Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica. Mirafiori è in agonia, è necessario darle ossigeno con nuove produzioni. Questo è un altro segnale che mi fa sostenere che abbiamo fatto bene con Fim e 

Uilm, a scrivere il documento unitario per il rilancio di Mirafiori e dell’automotive in generale".

"Integrare il reddito dei lavoratori"

E Gianni Mannori, responsabile Fiom di Mirafiori, aggiunge: "La cassa integrazione penalizza in modo significativo a livello economico le lavoratrici e i lavoratori. Con il 2024 siamo entrati nel diciassettesimo anno consecutivo di utilizzo degli ammortizzatori sociali in Carrozzeria. Questo vuol dire che gli operai hanno perso decine di migliaia di euro di stipendio nel corso di questo lunghissimo tempo. Ecco perché abbiamo chiesto all’azienda, senza al momento ricevere risposta, di integrare economicamente il differenziale retributivo anche a fronte dei grandi introiti che il gruppo Stellantis ha fatto nel corso del 2023".

"Chiediamo un incontro con l'azienda"

"Ci attiveremo da subito per chiedere un incontro all'azienda per capire come mai il 2024 è iniziato in sofferenza. Il nostro obiettivo è gestire al meglio la fermata produttiva delle Carrozzerie e trovare delle soluzioni in grado di tutelare il reddito di lavoratrici e lavoratori, come il loro 'distacco' in altre realtà del gruppo Stellantis", dicono Luigi Paone, segretario generale Uilm di Torino e Gianluca Rindone, coordinatore Carrozzerie di Mirafiori per la Uilm.

"La notizia delle tre settimane di cassa integrazione ricevuta oggi da Stellantis che interesserà i lavoratori della Carrozzeria di Mirafiori, ci porta a mantenere alta l'attenzione sul sito. Abbiamo richiesto di poter fare al più presto un incontro inerente all'economia circolare, per capirne la salita produttiva. Riteniamo sia essenziale l'arrivo di un nuovo modello, di segmento medio basso, da produrre nel sito, per aiutare a colmare le difficoltà riscontrate già a inizio del nuovo anno", dichiara il segretario territoriale Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo.

 

Massimiliano Sciullo

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