Nel 2024 l’idea è di portare in piazza San Donato gli artigiani del Pinerolese, una rappresentanza per ogni Comune, dando una vetrina alle competenze e alle professionalità del territorio.
Una proposta che arriva quando l’edizione 2023 dell’Artigianato Pinerolo si è chiusa da pochi giorni. A presentarla è la vicesindaco Francesca Costarelli, che risponde alle contestazioni e sollecitazioni del primo cittadino di Pinasca Roberto Rostagno.
Rostagno, domenica 10, ultimo giorno della rassegna, ha pubblicato una riflessione articolata sulla sua pagina Facebook: “Non voleva essere una polemica, perché è Pinerolo che organizza l’evento ed è giusto che lo faccia come ritiene – assicura –. Ma sono pensieri che mi sono venuti spontanei, guardando la brochure della manifestazione. Soprattutto leggendo gli interventi del sindaco Luca Salvai e della vice Costarelli non ci si rendeva conto di come l’artigianato fosse una realtà che accomuna il territorio del Pinerolese e non si limita alle mura cittadine”. Rostagno fa leva anche sull’idea di rassegna e di Pinerolese, che aveva il suo fondatore Ezio Giaj, scomparso di recente e ricordato in questa edizione: “Lui aveva una concezione di Pinerolese come territorio, con Pinerolo come suo centro nevralgico di riferimento, ma inserito all’interno di un’area che doveva riuscire ad esprimere la propria eccellenza ed unicità”. E i saperi artigiani sono uno dei fili rossi che lega città, vallate e pianura.
“Abbiamo coinvolto i sindaci di altri territori come Pomaretto, Massello o Villafranca Piemonte, in eventi dedicati alla filiera del legno, ai vini e alla pallavolo – ribatte Costarelli –. Ma accolgo positivamente l’osservazione di Rostagno sul dare maggiore visibilità alle competenze e alle risorse del territorio”. E da qui parte la nuova proposta: “L’obiettivo, nel 2024, è di fare di piazza San Donato, una vetrina dell’artigianato del territorio – indica –. Da inizio anno vorremmo invitare gli altri Comuni a indicarci uno o due artigiani rappresentativi e a dare loro una mano economica perché possano aprire uno stand. Noi teniamo già i prezzi minimi, ma per certi artigiani può essere un problema affrontare la spesa”.