Il 2021 è stato un anno storico per la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro che nel mese di maggio ha avviato il cantiere di ampliamento, grazie alle donazioni raccolte: di 25 milioni, contro i 23 del 2020, 18 sono andati a ricerca e cura, incluso l’avvio dei lavori, mentre 7 sono stati destinati all’acquisto di due nuove tomoterapie, che sono in arrivo.
La nuova area occupa una superficie di 26 mila metri quadri, contro i 56 dell’attuale. Qui verrà costruito un onco-lab, con mille metri quadri a disposizione della ricerca, con nuove tecnologie, una biobanca per conservare i tessuti biologici e testare nuove terapie, una protonterapia, un poliambulatorio, più spazi per la didattica e servizi di foresteria per pazienti e famigliari.
Il bilancio sociale e di sostenibilità 2021 è stato presentato stamattina in formato video, con la giornalista Daniela Minerva che ha intervistato il presidente della Fondazione Allegra Agnelli, il vicedirettore scientifico dell’Istituto di Candiolo - Irccs Vanesa Gregorc, il direttore del Dipartimento chirurgico Felice Borghi, il direttore della Fondazione Gianmarco Sala.
I fondi raccolti lo scorso anno arrivano da 262.248 donazioni del 5X1000, oltre a donazioni dirette, lasciti e legati.
Mentre i ricercatori impegnati nei 38 laboratori sono stati 259, contro i 288 dell’anno precedente. I lavori pubblicati, invece, sono saliti da 231 a 309, così come le citazioni nelle riviste scientifiche mondiali, passate da 10,392 a 12.800. Nel 2021 è arrivata anche la certificazione di ‘Comprehensive Cancer Center’, che posiziona Candiolo tra i centri leader a livello europeo.
Anche nel campo dell’assistenza clinica, crescono i numeri, il personale impiegato è stato di 503 unità, rispetto alle 464 del 2020. Le prestazioni ambulatoriali sono state 1 milione e 347 mila, contro un 1 milione e 314 mila dell’anno precedente, 8.200 i pazienti ricoverati (nel 2020 erano stati 8.144), 1.220 quelli trattati con tecniche di radioterapia (1.100 lo scorso anno). Inoltre i protocolli e gli studi sperimentali attivi sono stati 170, contro i 154 del 2020.
Infine il 2021 è stato anche l’anno dell’inaugurazione dell’Hospice Monviso, per prendersi cura delle persone che non rispondono più a terapie specifiche.