Il gruppo Humanitas non entrerà a far parte dell’istituto di Candiolo - Irccs. Almeno per il momento. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, rispondendo a un quesito posto da Mauro Salizzoni (Pd), vice presidente del Consiglio regionale.
I dubbi di Salizzoni
A preoccupare il luminare dei trapianti, le continue voci circa gli interessi che gruppi di sanità privata lombardi avrebbero manifestato per la fondazione. Voci sempre più insistenti, soprattutto negli ultimi mesi, e che vedrebbero il gruppo Humanitas intenzionato a subentrare all’interno dell’istituto di Candiolo. “Cosa vuole fare la Regione, che fa parte del Consiglio d’amministrazione della fondazione? In questi mesi le prestazioni si sono spostate sempre di più verso il regime privatistico ed è in corso un’emorragia di personale medico verso gli altri ospedali del Piemonte”.
La replica di Icardi
Una versione smentita dallo stesso Icardi, che ha voluto tranquillizzare Salizzoni: “Sono contento che si preoccupi del destino di Candiolo, ma quelle che lei ha riportato sono voci infondate”.
“Dai nostri approfondimenti non risulta alcuna progressiva privatizzazione e ingresso di gruppi. La Regione Piemonte fa parte della fondazione che gestisce l’Ircss e non abbiamo intenzione di modificare tale assetto, togliere convenzioni o dismettere quote” ha precisato l’assessore.
"Nessuna emorragia di personale"
Nessuna emorragia di personale in corso, secondo Icardi: “Abbiamo parlato con Candiolo e non risulta essere in atto emorragia di personale medico. Sono andati via appena 3 medici sui 150 che prestavano servizio e alcuni universitari, ma evidenzio anche il trasferimento da altri ospedali verso Candiolo”.
Salizzoni: "Continueremo a vigilare"
"Da parte nostra continueremo a vigilare, affinché non si verifichino privatizzazione di servizi o addii da parte di personale altamente qualificato. Lo dobbiamo ai tanti piemontesi che attraverso le loro donazioni alla Fondazione del Piemonte per l’Oncologia hanno fatto di Candiolo un’eccellenza nel campo della cura dei tumori e della ricerca" è il commento di Salizzoni.