“Quest’anno Domori compie 25 anni ed aprire nel salotto di piazza San Carlo, a Torino, dove è nato il gianduiotto, è un traguardo importante”. Il vicepresidente Lamberto Vallarino Gancia non nasconde l’emozione per l’inaugurazione di domani, giovedì 22, alle 18, al civico 177. Il negozio si sviluppa su 300 metri quadri con un locale al piano terra e due ai piani inferiori.
Nel negozio si troveranno tutte le produzioni dell’azienda dolciaria di None e si potrà conoscere il mondo del cioccolato sotto diversi aspetti. Le sale ai piani inferiori ospiteranno degustazioni guidate e una macchina multi-process, che mostrerà come nascono le tavolette di cioccolato, ma si terranno anche dimostrazioni di pasticceri, che faranno vedere come si impiega questa materia prima nei dolci. Uno spazio dedicato a bambini e famiglie, ma anche a professionisti del settore, perché si svolgeranno masterclass.
“Gli spazi interrati apriranno a dicembre e il 14 di quel mese ospiteremo anche la mostra fotografica ‘Interminati_spazi 2022’ curata da Maurizio Galimberti” anticipa Vallarino Gancia.
Domori fa parte del Polo del gusto e il suo presidente Riccardo Illy indica l’importanza di questa apertura: “È solo l'ultimo di una serie di traguardi importanti raggiunti da questa azienda nell'arco di pochi anni, come il primo posizionamento sui mercati finanziari grazie all’emissione di un mini-bond quotato o l'annunciato investimento per il nuovo stabilimento nell'area ex Streglio, solo per citarne alcuni tra i più recenti”.
I lavori sull’area ex Streglio sono in corso e Vallarino Gancia fa il punto: “Entro dicembre sarà pronto il magazzino, così come gli uffici. La produzione invece verrà trasferita entro gennaio 2024”. A None nascerà così una cittadella del cioccolato, che lavorerà in sinergia con il negozio torinese, e permetterà all’impresa di raccontare meglio il suo mondo e rafforzare anche la sua posizione nell’e-commerce. Malgrado la crisi energetica in corso, Vallarino Gancia guarda con fiducia al futuro: “Ne ho viste diverse di crisi, posso dire che dopo la mareggiata gli scogli sono più puliti e io sono ottimista, perché Domori ha un’azionista che crede nel progetto, un management motivato e un pubblico che ama i suoi prodotti e che ci spinge a fare sempre meglio”.
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