Sono partiti in sedici nel 1987 con un mezzo solo a disposizione. Ora sono un centinaio i volontari, dieci i dipendenti e quattordici i mezzi a disposizione. Vedere crescere l’associazione così costantemente nel tempo, è la soddisfazione con cui la Croce verde di Bricherasio festeggia i suoi 35 anni. Ed esprime un desiderio molto concreto per il suo futuro: una nuova sede comoda al centro ma adatta alle nuove dimensioni dell’associazione: quella in via XXV Aprile, infatti, non è più abbastanza grande.
La Croce verde festeggerà i 35 anni con due eventi aperti a tutti. Sabato 17 settembre ci sarà ‘Coloriamo Bricherasio’, una camminata e corsa per le vie del paese, seguita da musica e da una ‘festa dei colori’; la partenza sarà alle 16,45 in Piazza Santa Maria (costo 10 euro adulti, 8 euro fino ai 12 anni). Assieme alla Pro loco, invece, venerdì 23, la Croce verde proporrà un ‘Paella Party’ in piazza Castelvecchio. Per informazioni sui due eventi: 346 6347946, 366 5775758.
“Quando siamo partiti non avevamo nemmeno un mezzo, e la prima ambulanza ci era stata prestata dalla Croce verde di Perosa Argentina” ricorda Danilo Mensa, presidente dell’associazione e uno dei fondatori assieme a Aldo Fassino, Flavio Merlo, Mario Martini, Giulio Guiot, Mario Somà, Riccardo Cavallero, Germano Godino, Guido Godino, Enrico Evangelisti, Giovanni Gariglio, Luigino Busato, Roberto Revellino, Gabriele Bossa, Leonardo Basso e Roberto Calleri di Sala.
Quella di Bricherasio fu una delle prime sede locali: fino agli anni ottanta, infatti, c’era solo quella di Pinerolo. “Noi fummo tra i primi, con Cavour e Cumiana” precisa Mensa.
Da allora i chilometri percorsi e i servizi svolti in convenzione con gli enti sono cresciuti costantemente: nel 2021 ad esempio sono stati 257.931 i chilometri percorsi tra servizio 118, trasferimenti interospedalieri, interventi di rianimazione, trasporti per privati e case di riposo, servizi di assistenza a manifestazioni sportive e servizi scolastici per alunni diversamente abili. Il numero dei servizi svolti lo scorso anno è 6.116, ma si prevede un numero maggiore quest’anno. “Il lavoro da fare è sempre di più, anche grazie alle convenzioni, e non saremmo riusciti a crescere senza l’aiuto del territorio – rivela Mensa –. Ci hanno aiutati i Comuni e gli enti ma anche i singoli cittadini e le aziende. Esemplare il contributo di queste ultime durante i mesi più duri della pandemia, quando ci hanno donato i dispositivi di protezione individuale che si faticava a trovare sul mercato”.