Qualche anno fa verificava le trasmissioni satellitari, dal tetto del centro ricerche Rai di corso Giambone a Torino. Entro fine anno capterà i segnali che vengono dall’universo, sotto forma di onde elettromagnetiche. L’associazione Urania tre anni fa è andata a ritirare questa antenna che la Rai stava dismettendo e, dopo un periodo in giacenza nel magazzino di un socio, l’ha portata in località Brich del Colletto a Luserna San Giovanni, dove verrà installata a terra, per fare il paio con quella già in funzione all’osservatorio astronomico. La speranza è di chiudere i lavori entro dicembre. Lavori a cui contribuisce anche il Lions Club Luserna San Giovanni e Torre Pellice con circa 1.000 euro
“Per spiegare in modo semplice come migliorerà la ricezione dei segnali provenienti dalla spazio, possiamo ricorrere alla metafora dell’orecchio – suggerisce Sergio Lera, presidente dell’associazione astrofili Urania che gestisce l’osservatorio – Il primo orecchio, cioè l’antenna già esistente, è dedicata ai suoni bassi e medi, l’altra ai suoni medi e acuti”. Si passerà quindi dalla capacità di ricevere fino a 2,5 gigahertz alla possibilità di ascoltare segnali fino a 12 gigahertz. Essendo apparecchi destinati alla sola ricezione, l’associazione sottolinea come non ci sia rischio di inquinamento elettromagnetico.
Ma cosa si potrà scoprire? Si potranno captare i segnali provenienti dalla superficie lunare, su bande a microonde, studiare i composti chimici presenti nel sistema solare e nella galassia, ma anche implementare la collaborazione con enti come Deep Space Network, Nasa ed Esa, lavorando sulla ricezione di segnali di telemetria dalle sonde interspaziali che esplorano il sistema solare.