Attualità - 22 maggio 2022, 13:03

Il Covid non fa più paura, ma la guerra in Ucraina fa temere una nuova crisi: ecco i piemontesi nella fotografia dell'Ires

In un anno i piemontesi che credono nella ripresa passati dall'11,5 a quasi il 40%, ma la prospettiva per i prossimi 12 mesi è negativa: il 58% si aspetta un peggioramento dell'economia e delle proprie condizioni di vita

Ires, il Covid non fa più paura ma la guerra in Ucraina fa temere una nuova crisi

Il Covid non fa più paura ma adesso a preoccupare sono le conseguenze della guerra in Ucraina. Ires ha fotografato così l'indice di fiducia dei piemontesi, con un sondaggio di opinione che testimonia il cambiamento del clima rispetto a 12 mesi fa. Ma oggi c'è un nuovo spettro all'orizzonte, la recessione provocata dal conflitto a Kiev.

Situazione migliorata rispetto a un anno fa

Il 39,5% dei Piemontesi intervistati nel marzo 2022 ritiene che la situazione economica dell’Italia nel corso dell’ultimo anno sia migliorata o rimasta stazionaria, dato in crescita rispetto al pessimismo del 2021, quando questa percentuale era dell’11,5%. Rispetto all’anno scorso spicca anche la forte riduzione di coloro che danno un giudizio nettamente negativo (calano dal 67,4% al 14,2%).

La ripresa economica e la campagna vaccinale, che ha consentito di gestire meglio la pandemia nonostante le nuove ondate dei contagi, potrebbero essere le ragioni di questo spostamento di opinione.
I residenti nelle province di Cuneo e Novara hanno mostrato una maggiore propensione a giudizi negativi, mentre chi vive nelle province di Alessandria e di Vercelli ha un’opinione mediamente più favorevole.

Paure e timori legati alla guerra in Ucraina

La prospettiva dei prossimi 12 mesi: l’opinione degli intervistati nel 2022 sterza verso una propensione negativa: il 58,3% si aspetta un peggioramento – anche se in prevalenza moderato - contro il 43,5% rilevato l’anno scorso. La propensione verso giudizi negativi è superiore alla media regionale nelle province di Cuneo, Asti e Novara, meno intensa in quelle di Biella e Verbania.

È importante notare che la rilevazione è stata effettuata nel mese di marzo 2022, pertanto tale orientamento è sicuramente influenzato dalla guerra Russia-Ucraina, che sta accentuando gli aspetti inflattivi già emersi nei mesi precedenti, senza contare i forti elementi di incertezza sulla durata e la possibile estensione degli eventi bellici.

redazione