Attualità - 02 marzo 2022, 13:02

I lavoratori dell’Asl To3 indicono uno sciopero di 24 ore

L’iniziativa segue le fumate nere ai tavoli di confronto con la direzione aziendale

La sede di Pinerolo dell'Asl To3

La sede di Pinerolo

“A nulla sono valsi i tentativi di conciliazione previsti per legge per risolvere il problema all’interno

dell’Asl To3”. Con queste parole i sindacati Fp Cigl, Cisl Fp, Uil Fpl e Nursing Up lanciano lo sciopero di 24 ore che si terrà l’11 marzo, dalle 7 alle 7 del giorno seguente, e sarà accompagnato da un presidio in piazza Castello a Torino, sotto la Regione, dalle 10 alle 13.

Le organizzazioni dei lavoratori avevano lanciato lo stato di agitazione il 28 gennaio. A seguire c’erano stati due incontri. Uno il 18 febbraio, con un tentativo di mediazione del Prefetto, l’altro 6 giorni dopo direttamente con la direzione aziendale, ma su richiesta del Prefetto.

Il confronto non è bastato a sciogliere i numerosi nodi, che la pandemia ha solo portato maggiormente in luce, ma che erano già oggetto di discussione.

I sindacati chiedono chiarimenti sull’assunzione di personale, la proroga dei contratti a tempo indeterminato e la stabilizzazione degli operatori precari, il pagamento degli straordinari 2021 e del saldo della produttività, inoltre vogliono incentivi a chi svolge funzioni tecniche nel caso di appalti e un pari diritto di accesso alla mensa (alcuni sono vincolati alla mensa aziendale altri possono pranzare all’esterno, se necessario, grazie a un badge). Inoltre si lamenta l’attivazione di posti letto, senza la copertura di personale.

Dall’azienda aprono a un confronto sul fabbisogno di personale e ribadiscono che “è in corso l’assunzione di ulteriori 40 infermieri a tempo indeterminato, con chiamate già effettuate dalla graduatoria in essere”, anche se si attende “l’approvazione del bilancio di previsione 2022, in fase di definizione secondo le linee guida regionali, in seguito alla quale sarà possibile stabilire la reale disponibilità di risorse economiche da destinare alla assunzione di personale”. Inoltre viene preso l’impegno di “non risolvere alcun rapporto di lavoro in corso di imminente scadenza”. Per quanto riguarda gli straordinari, invece, “l’azienda è in attesa del provvedimento regionale di integrazione dei fondi per l’anno 2021”. Risposte considerate non sufficienti dai sindacati, che hanno scelto di incrociare le braccia per protesta.

Marco Bertello

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