Regione - 03 febbraio 2022, 12:38

Frediani in difesa degli animali: "Basta cani alla catena, il Piemonte modifichi una legge vecchia di 30 anni"

L'esponente del M4O: "Il presidente Cirio si è detto d'accordo sulla 'richiesta di buon senso' delle associazioni animaliste ma la maggioranza continua a fare melina"

cane alla catena - foto d'archivio

Frediami in difesa degli animali: "Basta cani alla catena, la Regione Piemonte modifichi la legge"

La questione sicuramente interesserà le associazioni animaliste e chi vuole bene agli amici a quattro zampe. "Basta cani alla catena in Piemonte", solleva la questione Francesca Frediani, consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre. "Abbiamo portato la questione più volte all’attenzione del Consiglio Regionale cercando di ottenere quanto già previsto in diverse regioni d’Italia e quanto richiesto da numerose associazioni che da anni si battono per modificare una vecchia norma datata 1993 che permette di utilizzare le catene per contenere cani e animali d’affezione anche per tutta la vita".

Il caso dei pastori maremmani

"La maggioranza di destra aveva già inaspettatamente bocciato un nostro emendamento sul merito, sconfessando fra l’altro il parere espresso dalla giunta. Casus belli i pericolosi cani maremmani che, a detta di alcuni esponenti leghisti, se liberati avrebbero azzannato frotte di turisti in montagna", prosegue Frediani, che fa notare: "Peccato che i questi cani da guardiania siano già attualmente tenuti liberi dalla catena. Altrimenti come potrebbero controllare e proteggere il gregge?  L’emendamento avrebbe fra l’altro anticipato quanto già contenuto nella proposta di legge sulla tutela degli animali da affezione; PDL che aveva già ottenuto il via libera dalla Giunta ma che non è ancora stata discussa in Aula".

Cirio favorevole ma la sua maggioranza?

"La questione è quindi tutt’altro che chiusa. Il presidente Alberto Cirio ieri ha incontrato la delegazione di animalisti promotrice di una raccolta firme che chiede l’abolizione della catena e si è detto disponibile a discutere quella che reputa una “richiesta di buon senso”. Ma la sua maggioranza in Consiglio continua a fare melina e a trascinare i lavori del tavolo informale", sottolinea Frediani.

"Se la linea tracciata è questa chiediamo di portare in aula quanto prima la nostra proposta  di legge perché la detenzione a catena è una crudele forma di maltrattamento che deve essere abolita e la normativa regionale sugli animali da affezione necessita di un aggiornamento in linea con le nuove sensibilità espresse anche a livello europeo", conclude l'esponente del M4O.

comunicato stampa

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