Un resto del passato medievale di Pinerolo è affiorato durante i lavori della fibra ottica, all’angolo tra via Marro e via Brignone. È rimasto alla luce poche ore e poi lo scavo è stato ricoperto con l’asfalto. Il tutto è successo venerdì 10 dicembre, ma alcuni appassionati di storia hanno notato cosa emergeva da sotto la strada e hanno scattato delle foto. Nel primo pomeriggio, però, quella parte non era già più visibile. E In Comune non hanno informazioni particolari: “I lavori sono stati svolti da una ditta per conto di Open Fiber e sono seguiti da loro” spiega l’assessore alla Viabilità Giulia Proietti.
Italia Nostra, però, ha scritto al Comune e alla Soprintendenza per segnalare il ritrovamento: “Ci sono diverse ipotesi, potrebbe essere la parte superiore di una cisterna o di un pozzo, forse ricollegabile al sistema fortificatoria della cinta muraria. Siamo comunque fuori dalle mura, che distavano qualche centinaio di metri in linea d’aria – entra nel merito Maurizio Trombotto, presidente di Italia Nostra del Pinerolese –. Una seconda ipotesi, forse più credibile, è che si tratti di un tombino di ispezione della dorsale di un impianto fognario. Ho segnalato il ritrovamento, perché ne venga conservata la memoria e in caso di scavi future si possano fare delle indagini storico-archeologiche per comprendere di cosa si tratti effettivamente”. Dalla Soprintendenza hanno assicurato di aver la situazione sotto controllo, perché un archeologo accompagnava la ditta negli scavi, come prescritto dallo stesso ente.