Al termine di un periodo pesante per tutti, a Perosa Argentina la scuola è terminata con l’auspicio che il contagio sia quello della poesia.
In un post su Facebook, la maestra Sarah Prina ha lanciato un mistero, che vedeva i suoi alunni della classe quinta della scuola primaria Cirillo Gouthier immortalati al momento di rilasciare qualcosa nelle buche delle lettere di alcuni perosini.
“Ho trovato una busta bianca chiusa, con dentro una lettera anonima, scritta a mano, che comincia con ‘Ciao, tu non mi conosci...’ - racconta la perosina Francesca Galliano – C’era trascritto ‘L’infinito’, di Giacomo Leopardi, e l’invito di scegliere a mia volta una poesia da scrivere e imbucare, in modo anonimo, a chiunque io voglia, qualcuno che conosco, o anche uno sconosciuto. Lo farò senz’altro, perché è una bella iniziativa, mi ha fatto piacere essere coinvolta”.
L’idea affonda le radici negli scorsi mesi del percorso scolastico, quando i ragazzi hanno affrontato le differenze, in termini di usi, modalità e tempistiche, fra lettere ed e-mail.
“Quando abbiamo proposto l’idea di questa catena di poesie, subito i ragazzi sono rimasti un po’ spiazzati. – spiega Prina –. Poi abbiamo ragionato insieme sul fatto che fosse un bel modo per augurare una buona estate al nostro paese, e, perché no, sperando che l’idea prenda piede e si espanda a macchia d’olio, anche ai Comuni limitrofi! Riagganciandoci al discorso affrontato in classe in merito alla stesura di una lettera, ognuno ha scritto a mano una poesia scelta da sé, a proprio gusto, invitando chi la ricevesse a fare altrettanto. Speriamo di portare di casa in casa un’ondata di poesia, che sia un buon augurio”.