Economia e lavoro - 30 aprile 2021, 18:22

Confesercenti, appello al ministro Giorgetti: "Dopo la Zona Gialla, dal 14 maggio valutare anche il servizio dentro i locali"

Il presidente Banchieri ha incontrato il titolare del Mise in videoconferenza: "I dehors esterni sono una possibilità per molti, ma non per tutti. E il meteo negativo influenza i ricavi"

Dehors di un locale pubblico

I dehors in questa settimana di Zona Gialla sono tornati a riempirsi

Due settimane di tempo per rivalutare una situazione che - già in vista dell'avvento della zona Gialla - era apparsa come un grosso problema. Il mondo del commercio torinese vuole "recuperare" un altro pezzo di libertà tornando a servire i propri clienti all'interno del locale, superando così quel "divieto di bancone" che era entrato in vigore lunedì scorso, quando la riapertura di bar e ristoranti aveva imposto solo il servizio nei dehors esterni.

L'appello di Confesercenti al ministro Giorgetti

A lanciare l'appello, per poter tornare ad accogliere i clienti anche all'interno dei locali il 14 maggio, è Confesercenti, per voce del suo presidente Giancarlo Banchieri. “La nostra priorità è riaprire: chiediamo che tra due settimane si possa valutare la fine del divieto di consumo all’interno dei pubblici esercizi”. E a questo proposito, proprio Banchieri, che è anche presidente nazionale di Fiepet, ha avuto un incontro in teleconferenza il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

 

L’aver ristretto la possibilità di attività ai soli spazi esterni - spiega Banchieri - sta creando gravi difficoltà alle imprese del settore già stremate da oltre sei mesi di restrizioni. Senza una ripartenza vera, migliaia di attività rischiano la chiusura definitiva. Abbiamo posto al ministro, che ringraziamo per la disponibilità, le questioni più pressanti del settore. A partire dalla possibilità di anticipare la ripartenza del consumo nei locali, che il ministro ci ha assicurato verrà valutata il 14 maggio insieme al possibile spostamento del coprifuoco in base ai dati epidemiologici. Sono necessari, inoltre, nuovi interventi sul credito: occorre prorogare le moratorie ma anche prolungare le rateizzazioni dei finanziamenti. Soprattutto, dobbiamo cambiare modello sui cosiddetti sostegni".

Zona gialla e dehors: un'occasione per molti, ma non per tutti

D'altra parte, i numeri avevano parlato chiaro già una settimana fa, in vista della nuova Zona Gialla. Non tutti gli esercizi sarebbero stati in grado di riaprire, in queste condizioni. "Sono oltre 2.000 i locali e i bar di Torino che non hanno riaperto - dice Banchieri -: a poco meno della metà (43%) di essi lo ha impedito la mancanza del dehors. In ogni caso - al netto del maltempo, che pure sta pesantemente limitando l’attività dei locali – in media le entrate derivanti dal solo dehors rappresentano meno del 20% della potenzialità del locale: una percentuale certamente non sufficiente a garantire la sopravvivenza di molte imprese".

Massimiliano Sciullo

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