Dosi extra di AstraZeneca per il Piemonte. Dopo l'allarme lanciato negli scorsi giorni dal Presidente della Regione Alberto Cirio, per domani mattina è previsto l'arrivo di altri diecimila vaccini di questo tipo per la nostra regione. Ad annunciarlo il governatore, a margine di una conferenza stampa dedicata alle scuole paritarie.
"Questa mattina - ha detto - alle 8 mi è stato comunicato che domani riceveremo un contingente extra di AstraZeneca da 10 mila dosi, che ci permetterà per questo vaccino specifico di arrivare alla data del 3 maggio, dove ne riceveremo altre 132 mila dosi". Fiale, come ha chiarito Cirio, che permetteranno di fare un ponte "in questi giorni critici, perché noi abbiamo vaccinato tanto e al massimo delle nostre possibilità: trovo giusto che se la Regione fa il massimo, ci mettano nelle condizioni di raggiungere l'obiettivo delle 40 mila dosi giornaliere, che è assolutamente alla nostra portata".
"Piemonte in grado di arrivare a 40mila dosi"
Dal punto di vista delle somministrazioni giornaliere, il Piemonte aveva fissato di raggiungere il risultato di 20mila vaccini contro il Covid a fine marzo e 30mila per metà aprile. "Abbiamo raggiunto - ha chiarito Cirio - quest'ultima cifra in due occasioni, con uno stress test specifico per dimostrare che la macchina del Piemonte è in grado di arrivare a 40mila dosi". Un obiettivo, come ha sottolineato il governatore, sempre "collegato alle forniture".
Valle (Pd):"Piemonte somministri vaccini che ci sono"
Ad incalzare Cirio sul tema è il consigliere del Pd Daniele Valle, che chiede di "somministrare i vaccini che ci sono. Il Piemonte è ottavo, su venti regioni, avendo somministrato il 90,6% delle dosi ricevute, superando la Campania che si ferma al nono posto col 90,3%". E sempre l'esponente Dem punta il dito sulla piattaforma di prenotazione, che "non è ancora stata implementata" e non permette di conoscere "lo stato, il luogo e il giorno della prenotazione".
Cirio:"Vaccino obbligatorio per operatori sanitari"
A margine della conferenza stampa Cirio è intervenuto anche sulla manifestazione che si è svolta domenica a Torino, quando oltre duecento medici, infermieri e operatori si sono ritrovati in piazza Castello per dire no all'obbligo di vaccinarsi. "E' giusto -ha detto il governatore - che il vaccino sia volontario per le persone comuni. Ma ritengo altrettanto giusto che sia obbligatorio per le persone che svolgono professioni di carattere sanitario, che sono a contatto quotidiano con le persone più deboli che sono i nostri malati".