Scuola e formazione - 13 aprile 2021, 18:04

Inclusione scolastica di alunni disabili nel Pinerolese: nascono le équipe di operatori e insegnanti

L’intesa innovativa è stata siglata dal Ciss e dalla Fp e Flc della Cgil di Torino. Quattro gli istituti pilota per testare il nuovo modello di organizzazione

Banchi in aula

La creazione di gruppi di operatori al servizio di un istituto comprensivo, in collaborazione con i docenti, è uno dei punti fermi dell’accordo innovativo che il Ciss ha firmato con i settori funzione pubblica (Fp) e federazione dei lavoratori della conoscenza (Flc) della Cgil Torino.
Il servizio di inclusione scolastica di alunni con disabilità del Pinerolese riguarda 216 studenti dal nido alle superiori, ed è gestito dal 2004 dalla cooperativa Mafalda con 74 operatori, tra sociosanitari ed educatori.

Il Ciss e il sindacato, con la collaborazione di Mafalda e degli istituti scolastici, hanno redatto un accordo per un progetto sperimentale che scioglie alcuni nodi e cerca di migliorare il servizio a più livelli.

“Uno dei temi affrontati è stata la presenza degli operatori anche quando l’alunno affidato non è in aula, che comportava anche un problema di ore da recuperare” sottolinea Michael Pellegrino della Fp Cgil.

La scelta è stata di puntare su un team definito di operatori dell’inclusione al servizio di un istituto scolastico, che sia presente anche quando gli alunni di cui devono occuparsi non sono in aula.

“Così facendo il personale della cooperativa può dare una mano anche per altre esigenze di inclusione, seguendo studenti che hanno disturbi di apprendimento oppure arrivano da una famiglia con difficoltà sociali o economiche – entra nel merito Eleonora Giovannetti della Flc Cgil –. Si è creata anche un’équipe che vede la collaborazione stabile tra operatori e insegnanti, per fare una programmazione mirata”.

Il funzionamento di questa équipe verrà sperimentato in quattro realtà: gli istituti comprensivi di Pinerolo 4, di Torre Pellice e Vigone, più una scuola superiore.

“In questi casi si farà una valutazione sul prossimo anno scolastico, lavorando anche sulla formazione – precisa Giovanetti –. Ciò non vuol dire che gli altri istituti non possano mettere in piedi una collaborazione tra operatori e insegnanti, come alcuni già fanno”.

“Prima si ragionava sul servizio mirato, di tal ora a tal bambino, ora si passa a ragionare in termini di scuola e istituto comprensivo, creando così un rapporto di continuità – spiega i vantaggi Monique Jourdan, direttrice del Ciss –. Un passaggio prezioso per i bambini e i ragazzi perché l’assistente all’inclusione scolastica è una figura importante, che c’è dal primo giorno di scuola, mentre i docenti di sostegno arrivano spesso ad anno scolastico iniziato”.

Marco Bertello

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