Da Roma si è mosso interesse per Villa Giolitti a Cavour, ai piedi della Rocca. Ieri mattina c’è stato un sopralluogo della soprintendente torinese Luisa Papotti, con l’architetto Silvia Gazzola. Una visita richiesta espressamente dal ministro Dario Franceschini, perché la notizia del bene messo in vendita dagli eredi dello statista ottocentesco ha smosso il mondo della cultura e online è stata lanciata una petizione per evitare che il bene finisca in mano a privati.
Ad attendere la soprintendente e la sua collaboratrice c’erano il sindaco Sergio Paschetta, l’assessore Leonardo Crosetti, l’architetto Silvia Pastore del Comune, il presidente della Pro Cavour Marcello Bruno e Franco Turaglio della condotta Slow Food del Pinerolese.
“Abbiamo presentato le bozze progettuali a cui abbiamo lavorato, per utilizzare quel complesso come punto di riferimento turistico-culturale in cui organizzare eventi, sfruttando l’ampio parco e la Soprintendenza ha apprezzato che ci fosse un interessamento del Comune” spiega Crosetti.
La Villa risale alla metà dell’Ottocento e ha una superficie di circa 510 mq, su tre livelli, più un ampio seminterrato di 120 mq. A circondarla un parco e bosco di circa 25.000 mq. La sua vendita è stata affidata a Italy Sotheby’s International Realty per 680mila euro.
“Ci hanno spiegato che lo Stato potrebbe intervenire in due modi: o con l’acquisto bonario, negoziando con la proprietà, oppure facendo valere un diritto di prelazione, quando ci sarà già un privato che ha fatto un atto notarile di vendita – entra nel dettaglio Crosetti –. Speriamo che lo Stato si interessi fino in fondo perché per noi sarebbe un’opportunità importante”.