Attualità - 06 dicembre 2020, 11:00

Più siepi a Cavour per conservare paesaggio e biodiversità naturale

Il Comune ha distribuito gratuitamente centinaia di piante alle aziende agricole del territorio che nei giorni scorsi hanno effettuato le piantumazioni

Più siepi a Cavour per conservare paesaggio e biodiversità naturale

Ripristinare le file di siepi che caratterizzavano il paesaggio agricolo prima della meccanizzazione e che fornivano un riparo dai predatori per i piccoli uccelli. Questo è l’obiettivo di “Una siepe per ogni frazione”, iniziativa del Comune di Cavour, promossa dal consigliere Luca Valentini e che ha portato alla messa a dimora, nei giorni scorsi, di 630 tra ginestre, prugnoli, biancospini, fusaggine e lavanda. Le piantumazioni sono state effettuate dalle aziende agricole del territorio che hanno ricevuto le piante gratuitamente e dall’ente che si è occupato di una zona specifica.

«Il Comune ha provveduto alla piantumazione lungo le sponde del Rio Marrone al fine di rinaturalizzarlo dopo le recenti operazioni di consolidamento a Sant’Agostino, mentre alle aziende abbiamo dato possibilità di scelta del luogo chiedendo semplicemente il rispetto delle norme vigenti e l’impegno a farsi carico di una puntuale manutenzione» spiega Valentini. Alcune di loro le hanno utilizzate per portare a termine file di siepi già esistenti e le quelle biologiche la hanno usate per realizzare le barriere naturali previste dal disciplinare.

«Le richiesta da parte delle aziende agricole è stata tale che, per questioni tecniche e logistiche, non abbiamo potuto accoglierle tutte. Vogliamo quindi ripetere l’iniziativa in primavera , emergenza sanitaria permettendo» anticipa il consigliere.

Le piante sono state ritirate gratuitamente dal Comune al vivaio Carlo Alberto di Fenestrelle che rifornisce gli enti impegnati in operazioni di riqualificazioni ambientare e rinaturalizzazione. Sono state scelte in base alla tipicità: «Caratteristiche della Pianura Padana e dell’ambiente collinare, ci serviranno per recuperare una biodiversità persa con il tempo e per valorizzare e conservare il territorio con le sue specificità naturalistiche e ambientali» conclude Valentino.

Elisa Rollino

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